“Una stanza piena di gente” è un libro bellissimo scritto da Daniel Keyes. Non è un romanzo ma un reportage giornalistico che racconta uno dei casi giudiziari più controversi e affascinanti della storia: il caso di Billy Milligan.

BILLY MILLIGAN: CRIMINALE A SUA INSAPUTA

Ohio, Ottobre 1977. Tre ragazze vengono rapite, stuprate e rapinate mentre si trovano nel Campus Universitario che frequentano. Hanno visto in volto il loro aggressore, viene fatto un identikit, quindi, la polizia riesce subito ad arrestarlo. Si tratta di William (detto Billy) Stanley Milligan. La polizia si presenta a casa sua, sanno che hanno di fronte un criminale (infatti in casa trovano armi e materiale per costruire esplosivi), ma rimangono spiazzati. Billy sembra non avere idea delle accuse che gli vengono mosse, tuttavia è collaborativo, dal temperamento docile, timido e ha un fare rassegnato. Lo ammanettano e lo portano via.

Lungo la strada si rendono conto che Billy si è tolto le manette. Gli chiedono come ha fatto. Billy è spaesato, non lo sa. Lo immobilizzano di nuovo e lo portano al commissariato. Inizia l’interrogatorio per portarlo a confessare. Billy sembra davvero non sapere di cosa lo stiano accusando, ma vuole comunque collaborare, ha il modo di relazionarsi di chi è abituato a prendersi le colpe, sempre e comunque.

Non ricorda, non sa, ma comunque si scusa per i reati commessi. Sembra realmente dispiaciuto. Lo portano in cella e lui, con i cocci della tazza del water, che ha mandato in pezzi a mani nude con una forza inimmaginabile e soprannaturale, tenta di suicidarsi, tagliandosi le vene. Gli mettono la camicia di forza. Poche ore dopo lo ritrovano a dormire “come un bambino” con la testa appoggiata sopra alla camicia di forza, che si è sfilato e ha sistemato a mo’ di cuscino. Anche questa volta non sa come ha fatto a liberarsi.

UN CASO DI DISTURBO DELLA PERSONALITÀ MULTIPLA

A ogni interrogatorio Billy Milligan sembra una persona diversa, cambia sguardo, accento, modo di parlare e atteggiamento. Ora è sicuro di sé, spocchioso e irritante, dopo qualche minuto sembra un bambino piccolo, in preda a una crisi di pianto. La polizia e gli investigatori sono increduli e viene richiesta una perizia psichiatrica. Sottoposto a tale perizia, gli viene diagnosticata prima una “schizzofrenia acuta” e, successivamente, proprio a causa dell’alternarsi delle varie personalità, un “disturbo di personalità multipla”. Tale diagnosi permetterà ai suoi due avvocati, di costruire l’intera difesa sull’infermità mentale.

Ma cos’è il disturbo di personalità multipla che lo affligge e cosa lo ha causato? Spiegare cosa sia questo disturbo non è semplicissimo, ma per semplificare il concetto possiamo prendere spunto proprio dal vissuto di Billy.

Milligan ha avuto un’infanzia tremenda. Ha quattro anni quando il padre si suicida, dopo un altro tentativo precedentemente andato a vuoto. Poi la madre si risposa. Il nuovo patrigno di Billy, però, è un uomo terribile. Con la scusa di farsi aiutare, chiama ogni giorno Billy nella legnaia. Lì lo sevizia e lo abusa sessualmente, dopo averlo torturato. Billy ha solo sei anni. È insopportabile quello che subisce. Sarebbe insopportabile per chiunque e Billy è piccolissimo.

Allora, l’inconscio si difende e mette la personalità (o meglio l’identità) di Billy al sicuro, al buio, protetto e nascosto. Lo mette a dormire. Al posto di Billy c’è un altro che vive e sopporta gli abusi del patrigno. È un altro bambino… il suo nome è David, ha otto anni ed è quello che le altre personalità (Billy compreso) chiamano “il guardiano del dolore”.

David “emerge” ogni volta che Billy si trova davanti ad un dolore da affrontare o se gli viene fatto del male, così da fargli “assorbire” tutta la sofferenza e risparmiarla a lui. Gli abusi e le torture del patrigno danno inizio alla scissione. O meglio, l’inizio della seconda scissione, perché di personalità dentro Billy, ce ne erano già due, nate quando aveva quattro anni, una nata poco prima del suicidio del padre e una dopo.

Sono due bambini, Christene e Shawn. Christene ha tre anni e viene denominata dalle altre personalità “la bambina dell’angolo”, perché a scuola viene spesso messa nell’angolo per punizione ed è la prima personalità ad emergere. Le piace disegnare fiori e farfalle ed è dislessica. Shawn, invece, ha quattro anni. È sordo ed emette un ronzio con la bocca, per produrre vibrazioni che trova piacevoli.

Quindi, l’angoscia, il dolore, la paura, il trauma, la sofferenza mentale e fisica che il piccolo Billy deve sopportare a causa degli abusi da parte del patrigno, portano il suo inconscio a proteggerlo e prendono vita le sue ventitré personalità. Billy, quindi, si scinde. Le personalità hanno età, sesso e peculiarità diverse. Infatti ci sono donne, bambini, adolescenti e uomini.

Billy Milligan e il suo clamoroso caso giudiziario

Billy Milligan e il suo clamoroso caso giudiziario

Prima dell’arresto, queste personalità, o sarebbe meglio dire persone, escono, a turno, indisturbate. Ciascuna di loro ignora l’esistenza delle altre, eccezione fatta per due di loro: Ragen (denominato “il guardiano della rabbia“) e Arthur (studente inglese di 22 anni, molto intelligente e colto). Sarà proprio quest’ultimo a rivelare, durante gli interrogatori, l’esistenza delle altre personalità e a decidere, insieme a Ragen, chi può uscire e chi no.

E Billy? Billy non sa niente. Non solo, di frequente, anche per lassi di tempo molto lunghi,”viene messo a dormire”, perché ritenuto pericoloso per la sopravvivenza del gruppo. Infatti, ogni qual volta Billy prende coscienza di aver commesso qualcosa di sbagliato, senza sapere neanche come e quando, dal momento che è stata un’altra personalità a delinquere a sua insaputa, tenta di suicidarsi.

Gli altri non possono permetterglielo e “lo mettono a dormire”. Ma chi compie questi reati tanto da mettere Billy nei guai? Sono alcune delle sue personalità, tra cui Philip, Kevin, Walter, April, Samuel e altre otto identità. Sono dei veri e propri criminali, ladri, spacciatori e deviati socialmente.

Mettono continuamente Billy in situazioni pericolose e, dopo l’arresto, con il conseguente percorso di cure psichiatriche, queste personalità verranno messe al bando e gli verrà impedito di uscire. Verranno denominate gli “indesiderabili”. Le altre, invece, le “accettate”, stipuleranno un accordo tra di loro, che si fonda su cinque punti: non mentire, proteggere donne e bambini, osservare castità, tenersi intellettualmente attivi e rispettare l’altrui proprietà.

Tra gli indesiderabili c’è Adalana. È lei che materialmente ha commesso gli stupri, a seguito delle rapine. Lei è una ragazza di 19 anni, omosessuale e molto bisognosa d’affetto. Trovata l’occasione della rapina, portata a segno da Ragen, subentra al suo posto e violenta le ragazze.

Ragen, appunto, organizza le rapine. Lui è quello che si occupa del sostentamento degli altri ed è l’unico che ha il permesso di utilizzare armi. Conosce le arti marziali ed ha una forza fisica inimmaginabile, grazie alle sue doti. Infatti riesce a controllare la secrezione dell’adrenalina.

Billy, purtroppo, non riesce a tenersi un lavoro, nonostante abbia un quoziente intellettivo sopra la media. Un momento, infatti, è una persona capace ed equilibrata ma, un secondo dopo, emerge un’altra personalità e diventa un bambino di pochi anni in preda a crisi di pianto.

Quindi Ragen, uomo d’azione, vede che non ci sono soldi e ci sono conti da pagare. Organizza il colpo, ai danni di tre ragazze. Vuole solo rapinarle. Ma Adalana subentra al suo posto e le violenta. Si fa riconoscere e Billy viene arrestato.

A queste personalità ne manca una, la ventiquattresima, chiamata “il Maestro“. Questa personalità verrà “creata”, dopo i ricoveri psichiatrici, dai medici che ebbero in cura Billy durante il processo. Il Maestro altro non è che la fusione delle 23 personalità (compresa quella di Billy), per consentirgli di affrontare il processo. È lui che si rapporterà con il giudice, cercando di mantenere un equilibrio “precario” tra le altre personalità.

«Ci troviamo in una stanza buia. In mezzo a questa stanza, sul pavimento, c’è una chiazza di luce. Chiunque faccia un passo dentro la luce esce sul posto, ed è fuori nel mondo reale, e possiede la coscienza. Questa è la persona che gli altri – quelli fuori – vedono e sentono e a cui reagiscono. Gli altri possono continuare a fare le solite cose, studiare, dormire, parlare o giocare. Ma chi è fuori, chiunque sia, deve fare molta attenzione a non rivelare l’esistenza degli altri. È un segreto di famiglia». (Dal libro Una stanza piena di gente”, di Daniel Keyes)

Billy verrà ritenuto incapace di intendere e di volere durante i reati e verrà assolto e internato per sottoporsi alle cure psichiatriche. La pressione mediatica, però, e i “processi” sommari ad opera di giornali e televisione, stresseranno Billy a tal punto da frantumare nuovamente la sua personalità, riportandolo a scindersi di nuovo.

Billy, con il supporto delle sue 23 personalità, lotterà tutta la vita per cercare di trovare la serenità per riuscire ad arrivare alla fine dei suoi giorni.

«Chiudendo la porta sul mondo reale, potremo vivere in pace nel nostro. Sappiamo che un mondo senza dolore è un mondo senza sentimento… ma un mondo senza sentimento è un mondo senza dolore.» (Dal libro Una stanza piena di gente”, di Daniel Keyes).

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