Meravigliosa Sardegna, la regione italiana nel cuore del Mediterraneo ricca di spiagge, acqua cristallina, pareti a strapiombo ma anche montagne e colline che rendono questo territorio davvero variegato. Le antiche civiltà nuragiche, l’artigianato, la pesca e l’attività di pastorizia caratterizzano questa affascinante regione autonoma, orgogliosa delle sue peculiarità e delle sue differenze. Ricca di storia e di tradizioni, fiera delle sue manifestazioni, delle sue feste, dei suoi costumi ogni parte del territorio cela una sorpresa. E si sa ha una sua lingua propria perché il sardo non è considerato un dialetto, una variante regionale dell’italiano ma una vera e propria lingua neolatina. Ma se vi aspettate di sentirlo dappertutto in Sardegna vi state sbagliando perché a Carloforte sull’isola di San Pietro, collocata nelle parte sud occidentale della Sardegna, di fronte alla regione del Sulcis, si parla il ligure!

L’ISOLA DI SAN PIETRO IN SARDEGNA

L’isola di San Pietro, frequentata da Greci, Fenici e Roma ma pressoché disabitata fino al XVIII secolo, fu concessa da re Carlo Emanuele III nel 1736 ad alcune famiglie liguri, provenienti da Pegli, che da due secoli si erano trasferite in Tunisia, a Tabarka, luogo in cui pescavano il corallo. Questi uomini e queste donne discendenti dei Genovesi che qui si installarono nel XVI secolo chiesero ed ottennero di tornare in Italia, più precisamente in quel territorio che faceva parte del Regno di Sardegna.

L’impoverimento del mare con la riduzione dei coralli, le scorrerie dei pirati e l’aumento della popolazione contribuirono al trasferimento dei Tabarchini sull’isola di San Pietro. Da allora la popolazione ha continuato a parlare il tabarchino, una variante del dialetto ligure specifica di questa zona del Sulcis.

Isola di San Pietro, Carbonia Iglesias, Sardegna

Isola di San Pietro, Carbonia-Iglesias, Sardegna

L’isola di San Pietro, insieme alla vicina isola di Sant’Antioco, fa parte dell’arcipelago del Sulcis ed ha mantenuto il suo carattere selvaggio. Le ripide pareti a strapiombo sul mare, la ruvidezza e l’asprezza delle sue rocce verticali, la folta macchia mediterranea che vede insieme palme nane, pini d’Aleppo e profumate piante di rosmarino conferiscono a questo luogo uno spirito ribelle ed un animo indomito.

L’isola d’altronde è nata dall’azione vulcanica avvenuta milioni di anni fa quando il blocco sardo-corso ha iniziato il distacco e la rotazione dalla placca europea. Queste sue origini perse nel tempo hanno caratterizzato la natura dell’isola conferendole un aspetto straordinario e suggestivo.

LE SPIAGGE DELL’ISOLA DI SAN PIETRO

Il suo territorio di 51 chilometri quadrati presenta una varietà di costa tra il versante nord-occidentale, più aspro e con pareti di roccia che raggiungono i 150 metri, e quello orientale dove si trovano spiagge con soffice sabbia bianca. Le grotte, le calette, le scogliere, i faraglioni e l’acqua cristallina sono i punti forti di questo paradiso terrestre non ancora vittima del turismo di massa.

Numerose le spiagge che si aprono lungo tutta la costa dell’isola di San Pietro: si va dall’acqua bassa e cristallina della spiaggia del Giunco alla sabbia fine di Punta Nera, dalle falesie a strapiombo sul mare di Punta Delle Colonne alla scogliera di Cape Sandalo.

COSA VEDERE A CARLOFORTE SULL’ISOLA DI SAN PIETRO

L’unico centro abitato dell’isola è quello di Carloforte, detto U pàize, che conserva lingua e tradizioni liguri. Le sue vie appaiono colorate dai palazzi d’epoca, la sua anima marinara emerge da ogni scorcio del borgo con il mare sempre ben visibile. Il porticciolo, le mura difensive e le torri d’avvistamento poi ne delineano i contorni. Le scale che collegano le case del paese, gli archetti ed i colori accesi degli intonaci delle abitazioni rendono vivo il borgo. Ovviamente non poteva mancare il monumento a Carlo Emanuele III, il fondatore della cittadina che nel suo nome ne porta il ricordo.

Carloforte

Il Forte Santa Teresa a Carloforte – Isola di San Pietro

A breve distanza dal centro del paese si trovano le saline, usate un tempo per estrarre il sale ed oggi non più in funzione come è avvenuto in molti altri siti in Italia.

L’allontanamento dell’uomo da quest’area umida ha consentito a molte specie di avifauna di colonizzare questa porzione di territorio. Lo snello cavaliere d’Italia, la candida garzetta e l’avocetta dal lungo becco dimorano in questo habitat umido tutto da vedere e da conoscere.

Ma qui sorge anche un altro luogo di grande interesse naturalistico: l’Oasi LIPU di Carloforte che vede il falco della regina tra le specie rare che scelgono l’isola per nidificare.

Dopo un lungo volo dal Madagascar nel mese di maggio questi uccelli si fermano qui, si corteggiano e si riproducono. Attraverso i sentieri interni gli amanti della natura e del birdwatching potranno osservare varie specie come il falco, il gheppio e la poiana.

 

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COME ARRIVARE A CARLOFORTE, ISOLA DI SAN PIETRO

Come arrivare a Carloforte? Se si parte da Cagliari è necessario percorrere la S.S. 130 in direzione di Iglesias, poi Carbonia e seguire le indicazioni o per Portovesme o per Calasetta. Da queste due località partono traghetti che rispettivamente in 40 e 30 minuti portano a Carloforte.

La foto di copertina (Capo Sandalo – Carloforte) è di Roberto Petruzzo.

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