La cittadina di Cerveteri, posta a 40 chilometri a nord di Roma, racchiude nel suo territorio un po’ di tutto: il mare, i paesaggi scanditi da boschi e parete tufacee e l’archeologia, grazie alla presenza degli Etruschi già a partire dal IX secolo a.C.. Questa commistione di elementi rende l’antica Caere un luogo da esplorare e perlustrare, un borgo da visitare per immergersi nelle atmosfere misteriose della civiltà etrusca che qui si stanziò, dando vita alla città più a meridione dell’area. Per comprendere le motivazioni che portarono questo popolo a scegliere lo spicchio di terra che oggi è patrimonio dell’umanità, è necessario intraprendere il percorso delle cascate di San Giuliano, un’escursione a piedi verso le cascatelle di Cerveteri che conduce il visitatore attraverso le lave ed i tufi formatisi dall’attività del complesso vulcanico Sabatino.
COME RAGGIUNGERE LE CASCATELLE DI CERVETERI
Ci muoveremo alla volta della natura meravigliosa che si trova a nord-est della Necropoli della Banditaccia per arrivare fino alle cascate di Castel Giuliano (frazione di Bracciano) attraverso un percorso affascinante e ricco di acque e di storia.
Una volta giunti con la macchina nell’area del cimitero nuovo di Cerveteri ci si inoltra lungo la sterrata che si trova accanto ad un cartello che riporta i sentieri dell’area. Si consiglia di fotografare il pannello perché il percorso verso le cascatelle di Cerveteri e San Giuliano non è sempre ben segnalato e la descrizione del percorso aiuta nell’orientamento.
Cascatelle di Cerveteri
Dopo essere arrivati ad un’antica porta etrusca (Porta Coperta) costituita da blocchi squadrati si prosegue dritto fino a che non si arriva ad una distesa aperta costituita da campi agricoli. Qui si prende la strada a destra che comincia a scendere rapidamente attraverso una tagliata e che conduce in breve tempo al primo guado (30 minuti dall’inizio).
Dopo aver attraversato il Fosso della Mola si gira a sinistra in direzione di una struttura industriale in disuso e la si supera attraverso una salita che inizia sulla sinistra. Le pareti affioranti costituiscono un’interessante testimonianza dell’attività vulcanica avvenuta durante il Pleistocene e si prosegue attraverso questo straordinario panorama che ricorda i canyon fino a che non si giunge ad un bivio.
Qui si trova una delle antiche ferriere di Cerveteri, un forno dello Stato Pontificio in uso fino al Seicento, da cui parte un sentiero che conduce la Cascata del Vaccinello (segnalata); tornando indietro verso la ferriera, si prosegue fino all’Arenile dove ci imbattiamo nella seconda cascata.
L’atmosfera è talmente incantata che non sembra di essere a pochi chilometri da Roma ma nel mondo sospeso delle favole. Dopo una breve sosta e qualche foto si risale lungo il sentiero principale e si prosegue in salita, stando attenti alla deviazione che segnala la terza cascata (Braccio di Mare).
CASCATE DI SAN GIULIANO, COSA VEDERE
Cascate di San Giuliano
Dopo avere ammirato il panorama ci si rimette sulla strada che attraversa pareti rocciose ed il fitto bosco. Si giunge così ad un cancello che non bisogna attraversare e si imbocca il sentiero che si trova poco prima sulla sinistra, viottolo che ci conduce ad un altro guado sul torrente Monte la Guardia. Si gira, quindi, nuovamente a sinistra e si giunge ad un bivio con due frecce.
Percorrendo il sentiero delle Cascate di San Giuliano sulla sinistra si scende verso la Cascata dell’Ospedaletto e verso la bellissima Cascata della Mola (o di Castel Giuliano) che forma un laghetto ed una piccola spiaggia in cui poter sostare.
La bellezza del luogo ripaga della fatica e ci si può refrigerare bagnandosi con l’acqua fredda che scende dall’alto. Si ritorna, quindi, sui propri passi e, al bivio, si prosegue sulla sinistra fino ad arrivare ad un ponte diroccato da cui si può ammirare la cascata dall’alto.
A questo punto non resta che tornare al punto di partenza proseguendo lungo il sentiero che conduce ad una biforcazione: si prende la strada di sinistra in direzione del Ponte degli Austriaci e si prosegue lungo la sterrata da cui si intravede il mare fino a giungere di nuovo alla Porta Coperta e poi al cimitero nuovo di Cerveteri.
INDICAZIONI SUL PERCORSO DELLE CASCATE
Dislivello complessivo: 360 metri
Difficoltà: E (ci sono numerosi guadi da attraversare, si consigliano scarpe da trekking impermeabili)
Tempo di percorrenza: 4 ore
Lunghezza percorso: 11,75 chilometri
Segnaletica: bianco-rossa
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