Adagiato sulle pendici del monte Séllaro, il borgo di Cerchiara di Calabria si affaccia sulla Piana di Sibari, strizzando l’occhio alle montagne del Parco Nazionale del Pollino e al mare Ionio. Ci troviamo nella provincia di Cosenza, in un territorio fortemente caratterizzato dalla presenza di acque, con torrenti e piscine naturali che danno vita ad aree protette molto interessanti dal punto di vista ambientale. Questo borgo della Calabria si divide equamente tra la storia dell’uomo e la rigogliosa natura, tra la terra e il mare. Dal centro abitato di Cerchiara di Calabria, caratterizzato da edifici d’epoca e contornato dalla bellezza della natura, è possibile passeggiare e scoprire questo interessante angolo di Sud Italia.
COSA VEDERE A CERCHIARA DI CALABRIA
Cerchiara di Calabria colpisce per la sua posizione privilegiata con i suoi 650 metri di altitudine e con le sue abitazioni aggrappate saldamente alla montagna, un balcone naturale da cui poter ammirare il bel panorama che si apre sull’affascinante territorio circostante. I resti, poi, dell’antico castello medievale connotano questo piccolo borgo circondato da numerose vette tra le quali la cima più elevata di tutto il Pollino: la Serra Dolcedorme.
La Gola del Caldanello
La rocca si trova in posizione elevata, al di sopra della Gola del Caldanello, e venne costruita nel Trecento su un preesistente edificio. Ebbe sicuramente una funzione difensiva ma ben presto divenne un centro amministrativo. Il castello, fulcro del potere feudale, venne abbandonato nel XVII secolo dalla famiglia Pignatelli che vi dimorava. Il nobile casato di Cerchiara decise, infatti, di trasferirsi in un nuovo edificio più funzionale, costruito a valle del paese.
Ancora oggi il Palazzo Pignatelli svetta sulla piana di Cerchiara con la sua imponenza. Al corpo di fabbrica vennero poi affiancati un mulino, un frantoio ed un forno che potevano essere utilizzati dagli abitanti del paese.
IL PANORAMA SULLA PIANA DI SIBARI
Il paese è impreziosito poi dal quattrocentesco Santuario della Madonna delle Armi, costruito parzialmente nella roccia, ed oggi molto apprezzato per la sua conformazione e per la sua particolare posizione che consente di ammirare il bel panorama sulla Piana di Sibari.
All’interno della sua grotta è custodita l’immagine della Madonna nera ma l’edificio ospita anche numerose opere d’arte risalenti all’epoca barocca. Tra gli edifici di culto presenti in paese ricordiamo anche la rinascimentale chiesa di San Pietro.
Bellissimo ed affascinante poi è il paesaggio che circonda Cerchiara di Calabria, caratterizzato da ripidi pareti rocciose, da incredibili grotte e dai profili delle vette del Pollino. Numerose sono le grotte che un tempo furono luogo di riparo dei monaci basiliani e più tardi di briganti e di pastori.
La Grotta delle Ninfe, con le sue acque sulfuree che raggiungono i 30 gradi, è un luogo incantevole che nasce dalla roccia viva. In quest’oasi naturale affascinante e ricca di magiche atmosfere viveva, secondo le leggende, la ninfa Calipso che proprio qui cercò di sedurre Ulisse. Lo splendore del paesaggio e le proprietà delle acque e dei fanghi attirano numerose persone in questo luogo straordinario.
LE GOLE DEL RAGANELLO
Molte sono anche le gole e le piscine naturali che si aprono sul territorio di Cerchiara di Calabria. Tra di esse spiccano su tutte le Gole del Raganello (guarda qui tutte le attività outdoor), il canyon lungo 17 chilometri che interessa altri due comuni calabresi e che si è formato in seguito all’azione del torrente omonimo, andando a disegnare e modellare le rocce qui presenti.
Le gole che si trovano all’interno del Parco Nazionale del Pollino sono visitabili in compagnia delle guide locali ed utilizzando, oltre ad un adeguato abbigliamento tecnico, i dispositivi di protezione. In questa maniera sarà possibile avventurarsi tra le alti pareti a strapiombo di questo sito e scoprire le gallerie, le forre, le piscine e le cascate che il torrente Raganello ha formato nel corso dei secoli.
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IL PANE DI CERCHIARA DI CALABRIA
Il pane di Cerchiara di Calabria
Ma il borgo è oggi conosciuto soprattutto per il suo pane. Una tradizione antichissima tramandata da madre in figlia che ha permesso e permette ancora oggi di cucinare questo alimento come una volta.
Le fascine di quercia e di faggio vengono preparate per essere bruciate nei forni tradizionali del paese, riscaldati fino ad una temperatura di 300 gradi, assicurando fragranza e profumo a questo antico prodotto. Per tale motivo il pane di Cerchiara di Calabria è entrato a far parte del presidio Slow Food.
L’importanza di questo alimento, la cui ricetta è stata conservata e tramandata oralmente, è evidente anche nel centro del paese dove è stato allestito, all’interno di un antico mulino, il Museo del Pane.
Per approfondire:
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