Chi non è mai stato in Corsica difficilmente potrà capire l’entusiasmo delle nostre parole nel descriverne l’aspetto, le principali mete e le ragioni per cui vale la pena visitarla.
Non ci sono parole sufficienti a descriverne appieno il fascino perché è unica al mondo per tutta una serie di aspetti di cui parleremo a breve in questa guida alla scoperta della Corsica.
Raggiungerla è facilissimo, perché basta prenotare online i traghetti per la Corsica e partire, senza rimuginarci troppo. È un luogo che tutti dovremmo visitare almeno una volta nella vita per cui, se state pianificando la vostra prossima vacanza, questa potrebbe essere la meta che stavate cercando.

Selvaggia e remota

La Corsica è un’isola montagnosa situata nel Mar Mediterraneo occidentale. La sua morfologia combina catene montuose, valli sinuose e coste frastagliate che si tuffano nel mare turchese.
Vista la sua natura “mista”, l’isola attira turisti anche al di fuori della stagione marittima, richiamati dal verde selvaggio nel quale è possibile pianificare escursioni, uscite in bici e adrenaliniche scalate.
Quanto al mare, invece, l’isola presenta più di 1.000 chilometri di costa, con spiagge incredibilmente belle, che contribuiscono a rendere l’isola una delle più amate e ricercate al mondo.

Una storia a cavallo tra repubbliche marinare e la Francia costituzionale

La storia della Corsica è antica e leggendaria. La cultura locale, ancora oggi, risente di tutte le influenze italiane, genovesi e francesi che hanno plasmato la cultura e la toponomastica dell’isola.
Tali influenze derivano soprattutto dal periodo della Repubblica di Genova, che governò l’isola per secoli e che ha plasmato parti della lingua, tant’è che i corsi usano tante parole di origine italiana.
Dal punto di vista politico, oggi, la Corsica gode di uno status speciale all’interno della Francia: è considerata una “collettività territoriale”, il che le conferisce un certo grado di autonomia. Questa situazione riflette l’orgoglio e la forte identità corsa, che sono ancora molto evidenti nella vita quotidiana.

Da nord a sud, un’infinità di mete da esplorare

Cominciamo il nostro viaggio ad Ajaccio, la città natale di Napoleone Bonaparte, nota per la vibrante atmosfera che si fonde con le spiagge dorate. Un’attrazione imperdibile ad Ajaccio, per l’appunto, è la Casa di Napoleone, una visita molto interessante per chi desidera scoprire di più sulla vita dell’imperatore.
Spostandoci verso nord raggiungiamo Bastia, una città portuale affacciata sul Mar Tirreno. Da queste parti è possibile esplorare i vivaci mercati locali, nei quali troverete tante prelibatezze e pezzi di vero artigianato tipico. Non dimenticate di esplorare il vecchio porto e la maestosa cittadella: posti romantici e con vista sul mare che vale la pena percorrere soprattutto al tramonto.

Cosa vedere in Corsica

Faro di Bonifacio in Corsica. Foto di Giulia Arrighetti, via Wikimedia Commons

A seguire c’è Calvi, una delle destinazioni balneari più gettonate dell’isola, grazie alle sue spiagge di sabbia bianca e alla suggestiva cittadella che domina la città. Ogni anno ospita il celebre Festival Jazz, un evento che attira tantissimi visitatori e che diffonde in ogni via le note amabili di questo genere musicale.
Proseguendo il nostro viaggio arriviamo a Bonifacio, famosa per le sue case costruite sulla cima di scogliere calcaree. Questa cittadina, colorata e accogliente, è perfetta per un soggiorno a metà tra il relax e il mondano.
Infine c’è Porto-Vecchio, famosissima per le sue spiagge di sabbia bianca e per le meraviglie naturali a due passi dalla città.

Souvenir d’eccellenza: artigianato corso e gastronomia

L’artigianato corso riflette la cultura e le tradizioni dell’isola ed è uno dei migliori vanti per gli isolani. Si caratterizza di prodotti tipici dell’allevamento di bestiame e, per questo, ha un forte richiamo alle tradizioni di una volta. Uno dei prodotti più iconici è la “coppa”, una tazza scolpita da legno di castagno ma, volendo, è possibile trovare coralli marini, tessuti filati a mano, coltelli e molto altro ancora.
Anche la gastronomia ha molto da offrire. I piatti tipici prevedono “cassoulet corso”, una zuppa a base di fagioli e carne di maiale, e “civet de sanglier”, uno stufato di cinghiale. Per gli amanti del formaggio, inoltre, la Corsica è un vero e proprio paradiso caseario: suggeriamo di assaggiare specialità locali come il brocciu e il casgiu merzu, il tutto annaffiato con una buona annata di Patrimonio AOC.

Qualche curiosità sulla Corsica

Tra gli aspetti più curiosi dell’isola c’è la possibilità di trovarsi a fare il bagno con mucche, capre e maiali. L’isola è disabitata in larga parte, il che significa che, spesso e volentieri, si incontrano animali selvaggi perfettamente abituati alla presenza dell’uomo.
A proposito di natura, uno dei luoghi più intriganti dell’isola è la Foresta di Aitone, dove enormi alberi secolari creano un’atmosfera incantata, quasi surreale. Da queste parti si ritiene che, soprattutto di notte, sia possibile ammirare delle piccole fatine che si aggirano per la foresta.
Infine sconsigliamo di sforzarvi a parlare francese perché i corsi faranno finta di non capire, spesso e volentieri. La ragione deriva dal fatto per cui la lingua ufficiale è il corso e gli isolani sono piuttosto concordi nel ritenere l’isola meritevole di indipendenza dalla madre-patria. Infine, se vi trovate in difficoltà ad esprimervi, scoprirete con grande sorpresa che i corsi capiscono molto bene l’italiano.

 

In copertina foto di Lars_Nissen_Photoart, CC0, via Wikimedia Commons