Collocato su una sommità calcarea posta tra le valli del Tevere e del Nera, l’abitato di Amelia appare ai visitatori che provengono dalla strada principale come un centro circondato e protetto da possenti mura. Il borgo, infatti, presenta un muro di cinta sul quale si aprono quattro porte, tra cui l’imponente porta Romana sulla quale compare una scritta latina che ricorda il terremoto del 1703 e la contestuale consacrazione della cittadina alla Madonna per avere protetto i suoi abitanti.
COSA VEDERE AD AMELIA
La fondazione antica di Amelia, la sua posizione di confine tra il territorio degli Umbri e quello della nascente Roma, il suo sviluppo medievale e la sua magnificenza in epoca rinascimentale fanno di questo borgo umbro un interessante luogo da scoprire a partire dalle mura costruite in varie epoche (periodo preromano, romano e medievale).
Scorci del centro storico di Amelia
La parte più interessante del complesso difensivo di Amelia è costituita senza ombra di dubbio dal tratto più antico, quello delle mura poligonali (risalenti al IV-III secolo a.C.) collocate nei pressi del Teatro sociale e della medievale Porta della Valle, che si affaccia sulla bellissima valle Amerina.
Uno dei dieci ambienti della cisterna romana di Amelia
I blocchi calcarei irregolari e di varie dimensioni sono collocati a secco uno sull’altro e rappresentano una testimonianza importante per la storia del borgo che da città governata dagli Umbri (il suo antico nome era Ameria) divenne un importante municipio romano.
Risalenti a quest’ultimo periodo sono proprio una parte di basolato della via Amerina scoperta nel 1996 e visibile oggi all’interno del borgo nonché, al di sotto di piazza Matteotti, la cisterna romana rettangolare del I secolo a.C. suddivisa in dieci ambienti coperti da una volta a botte.
Il chiostro da cui si accede al Museo Civico Archeologico di Amelia
Tanti sono gli edifici religiosi sparsi nel centro storico di Amelia tra i quali ricordiamo la chiesa delle Cinque Fonti, la chiesa di Sant’Agostino e quella di San Francesco accanto alla quale sorge l’ex convento del XIII-XIV secolo, con chiostro annesso, che oggi ospita una pinacoteca ed il Museo Civico Archeologico.
L’esposizione museale si concentra su reperti di epoca preromana, romana ed altomedievale e ha tra i suoi pezzi più importanti la statua bronzea del valoroso generale Germanico (I secolo d.C.).
Statua di Germanico ad Amelia
Bellissimi poi i palazzi nobiliari che si succedono nelle vie cittadine dove spicca sicuramente palazzo Farattini, opera di Antonio da Sangallo il Giovane, e costruito su un preesistente impianto termale di epoca romana.
Nella parte sommitale di Amelia, dove un tempo sorgeva l’acropoli, oggi si trovano il quattrocentesco palazzo Nacci e palazzo Petrignani con il piano nobile riccamente decorato da allegorie e richiami a Raffaello e Giulio Romano.
Continuando in salita ci si dirige verso il punto più alto consacrato agli edifici religiosi dove sorgono il Duomo di origine medievale e ricostruito dopo un terribile incendio nel Seicento, la torre campanaria dodecagonale alta più di 30 metri ed il palazzo vescovile. Qui si trova un altro punto panoramico di Amelia dal quale si osserva la silenziosa campagna circostante in grado di regalare un senso di pace e di tranquillità.
DOVE DORMIRE AD AMELIA
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