Vienna l’imperiale, Budapest la perla del Danubio, due città bellissime, simboli viventi dell’antica Mitteleuropa che affascinano ogni anno milioni di turisti. Esistono svariati mezzi di trasporto per raggiungere queste due capitali, l’aereo, l’automobile, il treno o, anche, soluzioni combinate. Noi di Passaggi Lenti ve ne proponiamo uno meno consueto ma senza dubbio molto più seducente: la bicicletta sulle tappe di Eurovelo.
IN BICI PER L’EUROPA CON EUROVELO
Questo è il racconto di cinque amici che hanno pedalato da Vienna a Budapest, un percorso in più tappe attraverso tre Stati, alla scoperta di città, paesi, panorami indimenticabili, culture e genti diverse, un viaggio che, come scoprirete, è molto più fattibile di quanto si possa immaginare, quasi alla portata di tutti, anche di coloro che non sono propriamente degli habitué della bici.
A raccontarci questo viaggio è Gabriele Scaramella che, con sua moglie Leticia e altri tre amici, ha deciso di percorrere una parte d’Europa in sella a una bici.
L’avventura inizia il 10 agosto 2017 quando i nostri partono da Roma in aereo destinazione Vienna, da quel momento in poi, eccezion fatta per il ritorno, l’unico mezzo di trasporto sarà unicamente una bicicletta, per pedalare attraverso l’Europa, in mezzo alla storia e alla natura.
In bici per l’Europa!
Ciao Gabriele, di chi è stata l’idea di questo viaggio?
Ciao Maurizio, in verità per noi questo viaggio è stata una cosa piuttosto inaspettata, mai avremmo pensato di poter fare così tanti chilometri in bicicletta. A proporcelo è stato il nostro amico Andrea Perinelli che sognava da tanto di fare questo viaggio. Lui ha una grande passione per la bicicletta, tanto che, un anno prima, aveva già fatto il Cammino di Santiago in bici.
All’inizio ero contrario perché avevamo già programmato un viaggio con altri amici in Grecia, ma alla fine ho accettato anche grazie all’insistenza di mia moglie.
Cos’è Eurovelo e come avete deciso le tappe da fare lungo il tragitto da Vienna a Budapest?
Le tappe per questo viaggio, scelte fra tutti i componenti del team, sono state selezionate accuratamente in modo tale da coniugare l’aspetto culturale con quello pratico, insomma vedere diversi posti ma senza affaticarsi troppo. Abbiamo, in fase di preparazione, scoperto Eurovelo (qui il sito), un’enorme rete di piste ciclabili che attraversa l’Europa. Noi abbiamo scelto la rotta Vienna-Budapest (Eurovelo 6) che costeggia il corso del Danubio e permette, salvo piccoli tratti, di percorrere sempre delle piste ciclabili, evitando la strada e utilizzando, quindi, un percorso sicuro e affascinante, consigliato anche per coloro che hanno figli.
Abbiamo percorso in 8 giorni 800 km, visitando 9 città in 3 paesi diversi (Austria, Slovacchia e Ungheria). Per la scelta del percorso ci siamo avvalsi della “Ciclovia del Danubio – In bicicletta da Vienna a Budapest” di Francesca Cosi e Alessandra Raposi, uno strumento utilissimo che, in base ai giorni a disposizione e alle capacità fisiche dei partecipanti, aiuta a scegliere le tappe con mappe e consigli per questo viaggio.
Avete visitato oltre a grandi città anche posti meno noti, quale di questi ti ha colpito di più?
Abbiamo visto Vienna, Hainburg an der Donau, Bratislava, Mosonmagyaróvár, Győr, Komárno, Esztergom e naturalmente Budapest. Il posto che è rimasto nei nostri cuori è stato Győr, in Ungheria, dove le rive del Danubio sono state rinnovate e trasformate in una grande area ricreativa. La città, sebbene piccola, è ben curata e sufficientemente pronta a ricevere i turisti.
Veniamo al viaggio in sé. Quali sono state le maggiori difficoltà che avete incontrato?
Senza dubbio, la difficoltà maggiore è stata percorrere quei piccoli tratti non serviti dalle piste ciclabili. Poi, certo, la stanchezza, specie nei giorni in cui abbiamo percorso più chilometri, si è fatta sentire e quando arrivavamo in hotel il desiderio di riposare era enorme, ma lo abbiamo fatto solo di notte, per non togliere tempo prezioso al viaggio. L’arrivo a Budapest, l’ultima tappa del nostro viaggio, non è stato dei più agevoli, a causa del gran caldo e della stanchezza accumulata, due fattori che sono stati motivo di alcune discussioni su cose piccole e di fatto insignificanti.
Budapest
Viaggiare in bici necessita, immagino, una valigia piuttosto contenuta, dacci qualche dritta in merito?
Durante un viaggio in bicicletta, non è necessario portarsi molta roba. Faceva caldo, quindi non ci preoccupavamo certo dei cappotti. Non appena arrivavamo in hotel facevamo subito la doccia e il bucato che, visto che era estate, il giorno successivo era già asciutto e pronto per l’uso. È bene prendere due “set” di tenuta da bicicletta, la relativa attrezzatura per la bici (nel libro che ho prima menzionato i consigli in merito sono moltissimi) e, poi, non deve mancare la crema solare, indispensabile se non si vogliono rischiare fastidiose scottature. Dimenticavo, mentre pedalavamo lungo il Danubio, indossavamo sempre il costume da bagno, in modo che, quando lo desideravamo, potevamo fare delle rifrescanti soste, immergendoci nel fiume.
Sulla base della tua esperienza e quella dei tuoi compagni di avventura, il vostro è un viaggio per tutti?
“Per tutti” forse non proprio, un minimo di familiarità con l’attività fisica è necessaria. Non mi considero un atleta, ma ho praticato sport a lungo nella mia vita, così come tutti quelli che hanno viaggiato con noi. Tuttavia, pur non avendo una specifica preparazione, sono riuscito a fare questo viaggio senza troppi sforzi ma questo, credo, anche perché ho 40 anni. Onestamente non lo consiglierei a mio padre che ha 70 anni ed è sedentario, per esempio. E non lo farei nemmeno oggi, con mia figlia di 1 anno, magari lo rimodulerei, inserendo più tappe e riposando più tempo in città.
Budapest, il ponte della Libertà che attraversa il Danubio
Prima di salutarci vuoi darci qualche altro consiglio?
Fai un viaggio in bicicletta! È qualcosa di diverso da qualsiasi altro viaggio che tu abbia mai fatto! Riesci a gustartelo in un’altra maniera, conosci le strade, ti godi la natura. Eurovelo, poi, è incredibile e c’è ancora tanto da scoprire. Sicuramente un viaggio di questo tipo ti lascia la voglia di farne un altro!
Grazie Gabriele per il tuo tempo e per questa idea di viaggio che sono certo piacerà e molto ai nostri affezionati lettori.
Per saperne di più:
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