Abruzzo, terra da scoprire: tra montagne e mare, tra città d’arte e borghi caratteristici questa terra offre ai visitatori la possibilità di scoprire i suggestivi fenomeni carsici che interessano il territorio. Le grotte di Stiffe, a 20 chilometri da L’Aquila, rappresentano un caso unico in Italia perché si differenziano da altre cavità naturali dello Stivale e la motivazione è presto detta.

GROTTE DI STIFFE: UN CASO DI RISORGENZA ATTIVA

Le grotte di Stiffe sono tecnicamente definite come una risorgenza attiva perché la loro formazione è dovuta alla presenza di un fiume, il rio Gamberale, che nasce nell’altopiano delle Rocche e attraversa paesi come Rocca di Mezzo, arrivando fino alla frazione di Terranera.

In questa località, attraverso degli inghiottitoi, il fiume scende all’interno della terra per 500 metri, percorre 6 chilometri dentro la montagna e poi riemerge in superficie. La risorgenza è detta attiva perché le acque del fiume, a differenza delle altre cavità come le grotte di Frasassi, stanno ancora scavando e formando le grotte di Stiffe.

Grotte famose in Abruzzo: Stiffe

Le grotte di Stiffe

È il caso di dire, secondo la locuzione latina, che gutta cavat lapidem proprio perché le gocce che colano dalle pareti (il fenomeno è chiamato stillicidio) depositano il carbonato di calcio che andrà a formare le concrezioni che modellano e danno nuove forme alle grotte di Stiffe.

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La grotta è un ambiente ostile all’essere umano per la presenza del buio, della roccia, della temperatura che a Stiffe si aggira costantemente intorno ai 10 gradi e dell’umidità che varia dal 70 al 100%. La presenza di stalattiti, stalagmiti, colonne e colate rendono uniche questo ambiente così sfavorevole all’uomo. Gli ambienti che si visitano durante il percorso sono davvero incantevoli e suggestivi.

GROTTE FAMOSE IN ABRUZZO

Le grotte di Stiffe

Il fascino delle grotte di Stiffe

Le grotte di Stiffe sono state aperte al pubblico per la prima volta nel 1991 e, sebbene non siano state esplorate ancora nella sua interezza, offrono ai visitatori la possibilità di scoprire un ambiente carsico senza eguali. Le infiltrazioni delle acque provenienti dalla parte superiore delle montagne hanno modellato un paesaggio eccezionale, formando concrezioni stupefacenti e creando un paesaggio da favola.

Il rumore del fiume accompagna i visitatori all’interno delle grotte di Stiffe, eccezion fatta per la prima cavità, denominata Sala del silenzio perché il fiume in autunno ed in estate passa 2-3 metri sotto la superficie e non fa sentire il suo impeto.

Proseguendo lungo l’itinerario, invece, si sente con forza il rumore del rio Gamberale che regala salti d’acqua di 20 metri tra le pareti rocciose, creando la prima cascata visitabile nell’omonima sala. Il fiume con la sua selvaggia bellezza ha scavato la montagna, formando ambienti incredibili all’interno della roccia. La magia e l’incanto della natura sono assicurati.

La sala successiva, detta della Concrezioni e del Lago Nero, è caratterizzata dalla presenza di stalagmiti, stalattiti e colonne che formano un ambiente da favola con le placide acque del lago. Da qui si passa salendo alla stretta sala dell’ultima cascata, aperta soltanto nel 2007. L’ambiente regala l’emozione finale con un salto del fiume  maggiore della precedente cascata (25 metri) che forma in basso un laghetto circolare profondo 5 metri.

 

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INFORMAZIONI UTILI

Gli ingressi alle grotte di Stiffe sono regolati in base all’affluenza dei visitatori e, prevedendo l’accesso accompagnati da una guida, seguono degli orari prestabiliti che variano secondo il periodo. La visita dura un’ora e prevede un percorso di circa 700 metri all’interno delle grotte con un dislivello di 30 metri. La temperatura interna è di 10 gradi per cui è consigliabile indossare pantaloni lunghi, una giacca o un maglione e scarpe chiuse.

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