Il bosco Macchia Grande di Manziana, distante circa cinquanta chilometri da Roma, si trova in una zona di clima mediterraneo, a metà strada tra i monti della Tolfa ed il lago di Bracciano. Carpini, aceri ed agrifogli costituiscono l’essenza di quest’area, riparo di uccelli e mammiferi come l’istrice, la donnola e la volpe. Attraverso il bosco, di proprietà dell’Università Agraria di Manziana, è possibile addentrarsi in una zona ricoperta da alberi e da sottobosco.
IL BOSCO MACCHIA GRANDE DI MANZIANA
Manziana, panorama lungo il trekking di Macchia Grande
Il bosco Macchia Grande di Manziana è un’area verde di seicento ettari, attraversata da sentieri che è possibile percorrere a piedi o in bicicletta. Dall’entrata principale si snodano quattro sentieri, contraddistinti da altrettanti colori, che attraversano l’oasi nella sua interezza. A chi ama coniugare il trekking e la storia proponiamo un percorso di circa due ore e mezzo, di grande interesse storico-naturalistico, che attraversa la Macchia Grande di Manziana per poi arrivare fino alla antica Via Clodia e al Ponte del Diavolo, di epoca romana (attualmente non raggiungibile).
TREKKING AD ANELLO A MANZIANA
Fontanile e sentiero nel Bosco Macchia Grande di Manziana
Denominata la Via dei Fontanili, la strada conduce il visitatore attraverso un percorso ad anello di circa nove chilometri. Il primo tratto del percorso (3 km) si snoda attraverso la strada pianeggiante ed ombreggiata di Mezza Macchia, che divide in due parti il bosco. La facile sterrata percorre l’interno di ciò che resta della Silva Mantiana, area boschiva che nell’antichità si estendeva dai Monti della Tolfa fino a Veio, sfruttata dai Romani per l’approvvigionamento del legname.
Lungo il tragitto si incontrano i primi due fontanili: Testa di Bovo e il Fontanile del Bottaccio, utili per l’abbeveraggio di bovini ed equini. Giunti alla fine del bosco, si prosegue verso destra seguendo sempre i pali di colore giallo. Arrivati ad un pannello informativo che segna l’itinerario per il Casale delle Pietrische, si prosegue verso destra e si risale lungo la macchia fino ad incontrare altri due fontanili. A questo punto ci si può riallacciare allo stradello sterrato che si era percorso all’inizio del tragitto o fare un ultimo sforzo e visitare una porzione del bosco contraddistinta da paline di colore azzurro, che segnano il percorso dedicato al cinema. La Macchia Grande, infatti, è stata la location di numerosi film western italiani tra cui “Django” (1966) di Sergio Corbucci.
IL PONTE DEL DIAVOLO E LA VIA CLODIA
Manziana, ponte del Diavolo
Costruito con ogni probabilità nel corso del I secolo a.C., il Ponte del Diavolo è un’opera romana realizzata in tufo e peperino. Lungo novanta metri ed alto nove metri, il ponte collegava le Terme di Stigliano con la Via Clodia. Quest’ultima, pur non essendo una strada consolare, era chiamata la Via delle Terme. Collocata tra la Via Aurelia e la Via Cassia, la Via Clodia era stata realizzata per collegare Roma alle colonie etrusche ed arrivare fino alle Terme di Saturnia.
Video sul Bosco di Macchia Grande realizzato da Daniele Bracci:
COME ARRIVARE AL BOSCO MACCHIA GRANDE DI MANZIANA
Manziana si raggiunge attraverso la SS1 Aurelia o la SS2 Cassia e seguendo le indicazioni per Bracciano ci si riallaccia alla SS 493 Braccianese. Al km 30, superato il bivio per Sasso e quello successivo per la cittadina di Manziana, è collocata l’entrata del bosco di Macchia Grande.
Per saperne di più:
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