Mosca e la sua immensa piazza Rossa; Mosca e le sue cattedrali dalle suggestive e colorate cupole; Mosca e il suo fiume che scorre lento; Mosca e i suoi celebri musei; Mosca e i suoi palazzi, Mosca e la sua metro, vanto e leggenda di una città.

Visitare Mosca senza prendere la sua mitica metropolitana, equivale a non conoscere appieno questa straordinaria metropoli.

METRO DI MOSCA: STORIA DI UN CAPOLAVORO

La metropolitana di Mosca

La metropolitana di Mosca

Raffinata e leggiadra, avvolgente e crepuscolare, storica e al tempo stesso proficua, la metro di Mosca è uno dei vanti della capitale russa, motivo d’orgoglio per i suoi milioni di abitanti e di stupore per i tantissimi turisti.

Impossibile non meravigliarsi per la bellezza ma anche per l’incredibile efficienza di quel dedalo di fermate, gallerie, lunghissime scale mobili e infiniti binari su cui corrono veloci centinaia di treni sferraglianti, capaci di trasportare 8 milioni di passeggeri al giorno, ben oltre due miliardi di persone l’anno.

Quattordici linee, 222 stazioni, 379 km di estensione, sono questi alcuni numeri che certificano la meraviglia di un luogo che i moscoviti chiamano da sempre il Palazzo del Popolo e che non smette mai di stupire.

Questo è il racconto di qualcosa che non è un semplice mezzo di trasposto ma un museo underground, un luogo in cui mito e bellezza si intrecciano inesorabilmente, dando vita a una trama sorprendente.

La storia della metropolitana di Mosca comincia nel primi decenni del secolo scorso.

Mosca, 15 maggio 1935. La Seconda Guerra Mondiale è ancora lontana ma nella capitale sovietica il desiderio di sfidare la grandezza delle più importanti  metropoli europee è inarrestabile. Quel giorno viene inaugurata la prima di una serie di linee. Il percorso partiva dalla stazione di Sokol’niki  e arrivava a quella Park Kul’tury, il primo filo di un reticolo di efficienza e splendore creato negli anni a seguire.

In seguito vennero inaugurate altre due linee poi, però, arrivò il fatidico 22 giugno 1941.

Prima dell’alba le truppe tedesche invasero il territorio sovietico; era l’inizio dell’Operazione Barbarossa, attacco che secondo i dettami di Hitler avrebbe dovuto piegare l’URSS nel giro di pochi mesi.

Iosif Stalin, venuto a conoscenza dell’attacco, per tre giorni si chiuse in silenzio poi, però, reagì e con lui il popolo russo. Quella guerra, che il dittatore georgiano non avrebbe mai voluto combattere, non arrestò però i progetti che avrebbero dovuto dotare Mosca di una invidiabile rete metropolitana.

Nei quattro anni del conflitto mondiale furono portate a termine due nuove avveniristiche tratte, una persino in grado di attraversare la Moscova. Le stazioni della metro di Mosca, in quegli anni, divennero anche un rifugio sicuro durante i bombardamenti.

Ma sarà alla fine del conflitto che il progetto della metro prenderà definitivamente vita, trasformando il sogno in realtà.

Negli anni Cinquanta saranno molte le linee realizzate. La scelta adottata dagli architetti e dagli ingegneri è di coniugare efficienza e bellezza, in ossequio al dettato del principe Miškin che, nell’Idiota di Dostoevskij, afferma: «la bellezza salverà il mondo».

La costruzione di nuove stazioni prosegue alacremente anche negli anni successivi, arrivando fino ai giorni nostri. Nel 2019 è stata inaugurata la Linea Nekrasovskaja, quasi 7 chilometri di percorso tutto esterno che unisce dei quartieri periferici.

METROPOLITANA DI MOSCA: LE STAZIONI PIÙ BELLE

Metro di Mosca: la fermata di Ploščad’ Revoljucii

Metro di Mosca: la fermata di Ploščad’ Revoljucii

Ma quali sono le più belle stazioni della metropolitana di Mosca da visitare? Fermo restando che quasi tutte sono degne di nota, è impossibile, tuttavia, perdersi la stazione Komsomol’skaja, sulla Linea 5 o linea circolare.

Realizzata fra il 1950 e il 1954, questa stazione è in assoluto la più opulenta, simbolo dell’architettura stalinista in voga in quegli anni.

Alzando gli occhi si rimane in totale ammirazione. L’ampio soffitto giallo, i numerosi stucchi e i mosaici raffiguranti veri e propri pezzi di storia, sono una irrinunciabile meraviglia. Suggestivo quello che ritrae Lenin durante un comizio.

Imperdibile è anche la stazione di Arbatskaja con il suo stile barocco, i soffitti bianchi da cui pendono massicci lampadari in bronzo e il pavimento in prezioso marmo policromo. Questa stazione, la seconda più lunga di tutta la metro, è la protagonista del romanzo distopico Metro 2033 di Dmitrij Gluchovskij.

Un altro luogo suggestivo di questo museo underground è la fermata di Ploščad’ Revoljucii, celebre per la presenza di decine di enormi statue in bronzo. Fra le tante, molto amata dai moscoviti e non solo, è quella raffigurante un soldato con il suo cane. La tradizione vuole che sfregare il muso dell’animale porti fortuna e da quanto è levigato sembra chiaro che in molti assecondino questo rito apotropaico.

Molto suggestiva è anche la stazione di Novoslobodskaja con le sue 32 vetrate colorate che la fanno apparire come una sorta di cattedrale laica.

Ma la metro di Mosca non è solo bellezza, è soprattutto efficienza. Oltre alla già citata estensione, che permette di raggiungere quasi tutta la città evitando il caos del traffico cittadino in superficie, l’altro motivo di orgoglio è dato dalla puntualità. La frequenza massima fra un treno e un altro è di 90 secondi per cui è inutile affannarvi se mentre siete sulle scale mobili udite il suono di un treno. Basta aspettare pochi secondi e la metro magicamente arriverà.

Alcune stazioni possono risultare piuttosto rumorose, questo per la velocità di transito dei convogli e per l’altezza degli ampi soffitti, ma è un difetto largamente perdonabile.

Non vi scoraggiate se sulle prime, scrutando i tabelloni della rete metropolitana, rimarrete basiti. L’estensione è notevole e i termini cirillici non aiutano ma tranquilli ci sono anche i nomi scritti in caratteri indoeuropei.

METRO DI MOSCA: ALCUNI CONSIGLI UTILI PER ORIENTARSI

Acquistare il tagliando per utilizzare la metropolitana di Mosca è semplice e pratico. Lo si può fare alle casse automatizzate o a quelle con il personale. Come individuarle? Semplice, basta leggere la parola “Kacca”. Tranquilli, non si tratta della manifestazione scritta di un primario bisogno fisiologico, ma soltanto della parola “cassa” in lingua russa.

Non esistono biglietti cartacei ma schede magnetiche su cui è possibile caricare il numero di viaggi che si vuole effettuare. Poi, una volta acquistata la tesserina, basterà passarla sul lettore e il gioco è fatto.

Due accortezze. Quando state dentro i convogli non è facile distinguere dall’interno il nome della stazione in transito. Questo perché, al contrario delle metro nostrane, i pannelli riportanti il nome della stazione non sono così numerosi.

Poco male. Affidatevi con fiducia alla voce guida che annuncia le diverse stazioni. Una curiosità a proposito. Sui treni che si muovono dal centro verso la periferia le stazioni sono annunciate da una voce femminile; in quelli che viaggiano verso il centro, viceversa, da una maschile. Sui treni della linea circolare la voce maschile annuncia le stazioni durante il tragitto in senso orario, quella femminile, al contrario, in senso antiorario. Una soluzione originale, a suo tempo studiata per facilitare l’orientamento delle persone non vedenti.

Altro consiglio: se vi trovate nello spazio centrale fra le due porte, occhio, perché la maggior parte dei treni è privo di sostegno centrale, per cui afferrate i sostegni laterali, anche perché le metro a Mosca sono veloci.

Che dire viaggiare sulla metro di Mosca è un’esperienza straordinaria, anche per chi ha conosciuto la mitica londinese The Tube, la tentacolare U-Bahn a Berlino o il rococò metrò di Parigi.

Non resta che partire e Счастливого пути. Che ho scritto? Ma è ovvio, buon viaggio!  

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