Morcote è un piccolo borgo affacciato sul lago di Lugano, un luogo incantevole dove nelle azzurre acque lacustri si riflette la bellezza di un piccolo villaggio, dai sapori antichi, dalle tradizioni millenarie, dove storia, natura e religione sono assolute protagoniste.

MORCOTE, IL BORGO PIÙ BELLO DELLA SVIZZERA

Svizzera, Cantone Ticino, distretto di Lugano, queste, in sintesi, le coordinate di Morcote, eletto nel 2016 borgo più bello di tutta la Confederazione Elvetica.

Al netto delle classifiche e dei primati, la suggestione che promana questo piccolo villaggio, affacciato sulle rive del lago di Lugano, è indiscutibile. Al visitatore Morcote si presenta subito con quel lungolago, marginato da negozietti di souvenir, botteghe di prodotti locali e, naturalmente, da numerosi ristoranti, dove gustare ottimi cibi e bere vini di altissima qualità.

Morcote in Svizzera

Morcote in Svizzera

Basterebbe solo questo per giustificare la visita di Morcote, il cui nome deriverebbe dalla contrazione dei termini protolatini mora, in latino area sassosa, e caput, letteralmente testa, dunque testa del monte. Ecco la spiegazione del toponimo di questo paesino di poco meno di 1000 residenti, un tempo rinomato borgo di pescatori.

Ma la pesca non fu la sola attività. A Morcote si praticavano anche la pastorizia, la cui primarietà rifulge ancora nello stesso stemma, dove campeggia, nella parte bassa, una scrofa intenta ad allattare, simbolo di fecondità, e in quella alta una giovane pastorella seduta su dei covoni.

LA STORIA DI MORCOTE

Il nome di Morcote, al netto della sua stessa toponomastica, compare per la prima volta nel 926 d.C. Con il passare degli anni il paese si ingrandì, sfruttando la posizione ideale che lo rese uno dei porti più grandi e attivi affacciati sul lago di Lugano, in origine chiamato anche Ceresio.

Della fiorente attività portuale ne beneficiarono e non poco i morcotesi, i cui servigi furono ampiamenti ripagati, sotto forma di importanti benefici fiscali, dal Ducato di Milano, le cui imbarcazioni solcarono per diverso tempo le acque del bacino lacustre, in una spola infinita fra Morcote e Porto Ceresio, la parte lombarda del lago, in un costante andirivieni di merci e persone.

Morcote, il borgo più bello della Svizzera

Morcote, vista sul lago

La crisi commerciale di Morcote iniziò con la costruzione, a partire dal 1844, del ponte di Melide, la cui realizzazione congiunse più località, fino a quel momento non facilmente raggiungibili, tra cui Bissone, nota anche per aver dato i natali, il 25 settembre 1599, a Francesco Borromini, uno degli architetti più geniali di sempre.

La costruzione del ponte, inaugurato nel 1847 e la successiva realizzazione del tratto ferroviario del Gottardo se da una parte rese più semplice i collegamenti, dall’altra derubricò il ruolo commerciale di Morcote, il cui porto inevitabilmente entrò in crisi.

Oggi Morcote è soprattutto un centro turistico, apprezzato per la incantevole posizione ma anche per i diversi luoghi d’interesse, perlopiù religiosi, che rendono ancora più speciale questa perla della Svizzera.

COSA VEDERE A MORCOTE 

Se suggestiva è la parte bassa di Morcote, ammaliante è il borgo medievale, timidamente sporto sul suo lago.

Basta, infatti, imboccare uno dei tanti vicoli innervanti il paesino svizzero, per iniziare una lenta salita, la cui minima fatica verrà ampiamente ripagata dallo spettacolo che si parrà dinnanzi.

Più salirete e maggiore sarà lo stupore captato dai vostri occhi. Perché l’azzurrità del lago, pregustata a valle, dall’alto diventerà una superba conquista.

Morcote, cosa vedere

Scorci di Morcote

Ovunque spazierà il vostro sguardo, l’effetto di meraviglia sarà il medesimo; scorci di lago faranno capolino fra le stradine di Morcote, mostrandosi, una volta raggiunto il punto più alto del paese, in tutta la sua incredibile vastità.

Ma Morcote non è solo il lago in cui si specchia, i vicoli tortuosi, le case con i caratteristici porticati o la Torre del Capitano con il suo bel portone su cui campeggia una bifora gotica.

A rendere speciale questo luogo ci sono anche antiche residenze, come Palazzo Paleari, la dimora più rinomata di Morcote.

Recentemente restaurato, Palazzo Paleari venne edificato nel 1463, conoscendo, due secoli, il suo periodo più florido. Nel 1661 la signorile dimora fu sottoposta a un accurato maquillage che interessò in particolare la facciata, impreziosita dalla decorazione a stucco opera di Abbondio Paleari, artista locale il cui nome dagli accenti manzoniani si legò anche altri interventi nel borgo di Morcote.

Non meno bello è Parco Scherrer, dal nome del commerciante, originario di San Gallo che lo fece realizzare. Si tratta di un giardino in cui alla vegetazione locale si aggiungono numerose piante subtropicali, le cui ricercata forme conferiscono al parco un tratto decisamente esotico.

SANTA MARIA DEL SASSO E IL BATTISTERO DI SANT’ANTONIO DA PADOVA

Tra le bellezze architettoniche di Morcote meritano una speciale menzione gli edifici religiosi collocati nel punto più alto del paesino elvetico, testimoni del ruolo rivestito da Morcote ha rivestito nel corso dei secoli.

Seguendo una delle stradine che dal lungo lago si inerpicano su per la roccia, ecco giungere al cospetto della chiesa Santa Maria del Sasso, l’edificio religioso più importante di Morcote.

Costruita a partire dal 1319, la chiesa conosce nel corso dei secoli vari interventi, tali da modificare l’iniziale stile romanico di cui, comunque, rimangono ancora alcune evidenti tracce.

L’interno contraddistinto da una pianta a croce latina, è diviso in tre navate, ai lati delle quali si aprono cinque cappelle nelle quali i richiami barocchi la fanno da padrone, così come l’apparato decorativo.

Chiesa di Santa Maria del Sasso

A sinistra uno scorcio del lungolago di Morcote. A destra interno di Santa Maria del Sasso

Si tratta di una serie di affreschi, opera di artisti locali, ai quali si aggiungono anche i raffinati stucchi e il superbo organo, realizzato nel 1640, anno in cui venne modificato l’asse principale, orientato, definitamente, verso mezzogiorno.

Ma forse l’elemento architettonico più significativo di Santa Maria del Sasso – il nome richiama ovviamente la particolare posizione della chiesa – è l’alto campanile romanico.

Non meno suggestivo è il battistero dedicato a Sant’Antonio da Padova, il cui culto anche in queste terre era molto diffuso. Realizzato sul finire del XVI secolo, l’edificio a pianta ottagonale, impreziosito al suo interno da diversi affreschi legati a scene evangeliche opera del pittore Giovanni Carlone da Rovio, fu terminato nel 1670.

Da un piccolo oratorio, perfetto raccordo fra la chiesa e il battistero, si gode una delle viste più belle del lago sottostante, un panorama che appaga la vista, regalando una pace interiore, di rara intensità.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Cammini, trekking e borghi (@passaggilenti)

COME RAGGIUNGERE IL BORGO

Il borgo di Morcote è facilmente raggiungibile dall’Italia e in svariati modi. In auto, ovviamente, ma anche in treno e se volete in traghetto dalla costa comasca, forse la soluzione più suggestiva, ideale per chi ama godersi il viaggio in tutto sé stesso.

Diverse le soluzioni per pernottare a Morcote, così come numerose sono le opportunità offerte dalla ristorazione che vi stupirà per la bontà e la ricercatezza dei cibi e dei vini offerti.

Per qualsiasi informazione potete visitare il sito del comune di Morcote.

 

Ulteriori approfondimenti:
  

 

Leggi anche:
I castelli di Cannero sul Lago Maggiore
Lago di Bled, un paradiso in terra slovena
In viaggio lungo la Romantische Strasse