Due ponti racchiudono la storia della città di Roma, due luoghi di transito e di scambio che uniscono le sponde del fiume Tevere e che inglobano delle figure evocative e rappresentative della capitale. Sul muraglione destro della banchina, sotto il quartiere Trastevere, tra ponte Sisto e ponte Mazzini si snoda il racconto iconografico di Roma. Un murales sul lungotevere. Più di cinquecento metri di immagini realizzate attraverso l’arte del togliere di michelangiolesca memoria, con la fuoriuscita delle immagini attraverso l’opera di ripulitura del travertino.

Trionfi e lamenti, mostra en plein air inaugurata nel 2016 la sera dei Natali di Roma, è stata ideata e realizzata dal sudafricano William Kentridge.

TRIONFI E LAMENTI, L’ARTE SUI MURAGLIONI DEL TEVERE

Dopo aver disegnato i bozzetti, l’artista ha applicato sui muraglioni le forme che sarebbero diventate successivamente le figure-simbolo dell’opera. Effettuando la rimozione della patina biologica posta intorno a questi stencil di dieci metri, sono emerse le figure che oggi si possono ammirare.

Senza seguire un ordine cronologico il murales sul lungotevere realizzato da Kentridge mescola i periodi di gloria ed i momenti di decadenza di Roma, riunendo tempi e personaggi lontani tra  loro.

Trionfi e Lamenti. Pasolini sul murales del Lungotevere

Trionfi e Lamenti. Pasolini sul murales del Lungotevere

Si va dal corpo di Pasolini alla lupa privata dei suoi figli adottivi, dalla immagine del bagagliaio della Renault 4 che contiene il corpo di Aldo Moro ad Anna Magnani.

Poi Mussolini a cavallo, Giorgiana Masi, la studentessa uccisa poco distante da lì nel 1977 durante una manifestazione. E ancora Giordano Bruno, il rastrellamento del ghetto nell’ottobre del 1943,  Anita Ekberg e Marcello Mastroianni immersi non più nella fontana di Trevi  ma in un una vasca da bagno.

Trionfi e lamenti è un’opera destinata alla scomparsa, alla cancellazione, alla rimozione. Simbolo dell’effimero e della perdita della memoria storica, collocata tra le acque di un fiume che ha visto e portato via tutto, questa realizzazione svanirà nell’arco di quattro anni, il tempo necessario allo smog e agli agenti atmosferici di agire e segnare la fine dell’opera.

Trionfi e lamenti - La morte di Remo

Trionfi e lamenti – La morte di Remo

Trionfi e lamenti è una colonna traiana contemporanea, come ha dichiarato l’artista, ma anziché innalzarsi e svettare imponendo la sua verticalità,  si srotola lungo i 550 metri del muraglione trasteverino in un movimento continuo che rappresenta lo scorrere del tempo e la mutevolezza del vivere.

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