L’Abruzzo è una terra generosa, ancorata alla sua storia fatta di lavoro e di fatica, di montagna e di transumanza, di lana e di tombolo. Molti borghi montani di questa regione, nati dalla viva roccia di questa natura aspra e bellissima, sono stati riscoperti negli ultimi anni ed oggi vengono visitati da numerose persone desiderose di conoscere questi centri così caratteristici. Uno di questi, collocato a poca distanza dalla vicina e bella Sulmona, è il piccolo borgo montano di Pacentro, il nucleo urbano composto e ben raccolto che apre le porte al Parco Nazionale della Majella.

PACENTRO IN ABRUZZO

Dalla strada principale che corre ai piedi del paese in provincia de L’Aquila già si notano le alte torri che caratterizzano il suo skyline e che provano a sfidare la verticalità delle montagne circostanti. Perché Pacentro, il borgo che non ti aspetti di trovare e che ti appare quasi inaspettato lungo la via, sfiora i 700 metri d’altitudine ed è contornato dalla maestosità delle vette circostanti. Su tutte ovviamente il monte Amaro con i suoi 2793 metri, la cima più alta della catena della Majella. Ma la vista si apre sugli altri picchi rocciosi e sui luoghi che sono stati per decenni le dimore degli eremiti, tra i quali ricordiamo quello più conosciuto qui in Abruzzo, Pietro da Morrone, divenuto poi papa con il nome di Celestino V.

Pacentro, cosa vedere

Vista sui tetti di Pacentro e sulla Majella dal Castello Caldora

Quando si arriva a Pacentro, entrato nella lista dei Borghi più belli d’Italia, ci si trova di fronte ad un borgo ben curato, ordinato e ricco di edifici storici interessanti. È sufficiente una rilassante e distensiva passeggiata tra i suoi vicoli per scoprire le piazzette e le viuzze arricchite da fontane, chiese e palazzi d’epoca. Pacentro è un fazzoletto di terra in cui si ritrovano tutta la storia e la cultura del borgo ed in parte di questa terra generosa.

I ritmi lenti, gli odori che si mescolano, i fiori colorati, la vista delle montagne inducono alla calma e alla riflessione. Muoversi lungo le vie di Pacentro e scoprire i suoi angoli a ritmo lento ti fa prendere il ritmo della natura.

COSA VEDERE A PACENTRO

Al di sopra del borgo si erge il maestoso Castello Caldora, probabilmente cominciato a costruire nel corso del X-XI secolo a protezione della popolazione residente nella Valle Peligna. Inizialmente di pianta triangolare, la rocca era dotata soltanto di una torre. Successivamente assunse l’attuale aspetto grazie all’edificazione di altre tre torri merlate di forma quadrata e dei torrioni cilindrici, tutti dotati di feritoie per la collocazione degli archibugi.

Il borgo medievale di Pacentro

Il borgo medievale di Pacentro

Il primo nucleo urbano di Pacentro si sviluppò così attorno a questo castello che divenne uno dei presidi difensivi della Valle Peligna.

Il grazioso borgo di Pacentro racconta tanto della vita contadina, aspra e dura che si conduceva un tempo. Tra i vicoli del centro storico si aprono le porte della casa di Marlurita, l’abitazione di Maria Loreta Pacella (classe 1890) che ha vissuto qui fino al 1978, anno in cui è deceduta. La signora, nota in paese per la cura del malocchio e per la conoscenza delle erbe medicinali, condivideva i piccoli spazi della sua modesta dimora con un asino. Oggi è diventata un Museo della Civiltà Contadina e tutto è rimasto come era: senza servizi igienici, senza elettrodomestici, senza acqua e con una piccola lampadina.

L’acqua per lavarsi e per bere Marlurita, così come molte altre donne del paese, l’andava a prendere al lavatoio pubblico ‘I Canaje’ o alla più antica fontana, quella del Vallone, dove la scritta ‘mentre le conghe se riempiene alle cannelle se raccontene tante storielle’ illustra in poche parole la vita quotidiana nel paese di Pacentro.

Pacentro, il lavatoio

Pacentro, il lavatoio

In centro storico le strette vie si allungano e lasciano spazio alle chiese, ai palazzi storici, alle piazzette in cui le persone si raccolgono per scambiare qualche chiacchiera. Molti sono gli angoli suggestivi dai quali è possibile ammirare la bellezza del borgo e della natura rigogliosa che lo circonda.

LE ESCURSIONI NEL PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA

Agli appassionati di escursioni in Abruzzo, e non solo, consigliamo di fare visita al Centro Informazioni del Parco Nazionale della Majella, un bell’ufficio ubicato in centro storico in grado di fornire una vasta offerta di visite guidate ai borghi del parco e di trekking lungo i sentieri del monte Morrone e della Majella. Qui, inoltre, è possibile richiedere informazioni sul Sentiero dello Spirito e sul Sentiero della Libertà nonché acquistare la Charta Peregrini, la credenziale che attesta di avere percorso il Cammino di Celestino, il trekking che unisce gli eremi in cui dimorò Celestino V e che ha in Pacentro un punto tappa.

Per finire fate una visita alla grotta di Colle Nusca al cui interno potrete ammirare delle pitture rupestri realizzate tra il V ed il IV millennio a.C. che raffigurano scene propiziatorie di caccia.

 

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CURIOSITÀ: SAPETE CHI È NATO A PACENTRO?

Chiudiamo con una curiosità: il borgo di Pacentro, poco più di 1.000 abitanti, è molto conosciuto negli Stati Uniti, avendo dato i natali, tra gli altri emigrati italiani oltreoceano, ai nonni della cantante Madonna.


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