Un’antica università, un centro storico entrato nella lista dei Patrimoni dell’Umanità, una corte rinascimentale che ha attratto numerosi artisti, la casa natale di Raffaello Sanzio ed un principe illuminato come Federico da Montefeltro: questi sono solo alcuni degli ingredienti che rendono attraente ed intrigante Urbino, la meravigliosa città marchigiana cinta da possenti mura e bastioni che vale davvero la pena di visitare almeno una volta nella vita.
COSA VEDERE A URBINO: IL PALAZZO DUCALE
Urbino è stata un centro propulsore del Rinascimento e della cultura italiana, un salotto nato intorno alla corte di Federico da Montefeltro, il signore illuminato reso famoso da Piero della Francesca. Celebre è il suo ritratto di profilo, dipinto con il mento pronunciato e con l’evidente naso mutilato, il frutto di un colpo di lancia ricevuto durante una giostra che gli fece portò via anche l’occhio destro. Così Palazzo Ducale, sede della nobile famiglia dei Montefeltro, divenne presto il centro di gravitazione di artisti, pittori, intellettuali dell’epoca.
La maestosa costruzione caratterizza la città e la rende riconoscibile all’orizzonte, avvolta com’è dalla dolcezza delle colline marchigiane. Voluto da Federico da Montefeltro, il palazzo doveva essere in linea con gli edifici circostanti e doveva essere costruito con la stessa pietra e rispettando le tonalità dei manufatti del borgo in modo da amalgamarsi con i vicini caseggiati. Doveva rappresentare l’apertura verso l’umanesimo e doveva avere in sé gli elementi classicheggianti del passato.
Urbino
Si tratta di una costruzione che è stata realizzata per fasi richiedendo l’opera di ben tre architetti, con il Laurana che ha dato vita, tra le altre cose, ai caratteristici torricini che hanno eternato questo corpo di fabbrica. Archi ed eleganti capitelli, appartamenti del duca, logge da cui ammirare il paesaggio, tutto è in armonia con l’ambiente circostante.
Tanti sono stati i soldi impiegati per la realizzazione del Palazzo Ducale di Urbino e Federico, probabilmente il più forte capitano di ventura di quel periodo, ne aveva molti da spendere grazie alle numerose e vittoriose campagne militari condotte al soldo dei potenti.
Il cortile d’onore che raccorda le ali del palazzo, il piano nobile, lo scalone, la Sala delle Udienze sono solo alcuni degli elementi di questa incredibile costruzione. L’antichità ha fornito le basi per lo stile rinascimentale di questo palazzo. Lo si vede benissimo in alcuni rimandi all’arte classica come i capitelli, le colonne corinzie ed il portico.
Nelle sue stanze hanno messo piede schiere di personaggi famosi come papa Giulio II, Lucrezia Borgia, Baldassarre Castiglione che proprio nella corte di Urbino, quando governava Guidobaldo da Montefeltro (figlio di Federico), scrisse Il Cortigiano. Tra feste, banchetti e ricevimenti la Sala del Trono e le altre stanze del Palazzo Ducale erano animate da una schiera di persone che venivano qui per conversare con il duca di Urbino. La vita intellettuale in quel periodo doveva essere davvero molto viva.
LO STUDIOLO DEL DUCA DI URBINO FEDERICO DA MONTEFELTRO
Piero della Francesca, Melozzo da Forlì, Francesco di Giorgio Martini, Giovanni Santi, Giusto di Gand, Luciano Laurana, Raffaello e Bramante hanno passato giornate con il principe, il dotto Federico che, quando non era in guerra, si fermava molte ore nel suo bellissimo studiolo a leggere e studiare. Si tratta di un ambiente molto raccolto in cui poteva meditare e dedicarsi alle letture di testi greci e latini, di libri di intellettuali cristiani e di tomi di letteratura italiana trecentesca. Le tarsie lignee, principalmente realizzate con il legno di noce, rivestono questo piccolo scrigno. Si tratta di autentici capolavori, immagini che sembrano dipinte e che invece sono il frutto del sapiente lavoro dello scultore ed intarsiatore Giuliano da Maiano.
Lo studiolo di Federico da Montefeltro
Nelle decorazioni si susseguono immagini di libri, strumenti musicali, la riproposizione di uno studio come quello urbinate, la figura dello stesso Federico con la lancia rivolta verso il basso, in segno di pace, e poi in alto correva, dipinto stavolta, un fregio contenente 28 personaggi scelti dal principe come uomini illustri, persone di cui seguire gli insegnamenti, fonte d’ispirazione per il Montefeltro come i Dottori della Chiesa, i filosofi, gli eruditi.
Oggi queste opere realizzate da Pedro Berruguete e Giusto di Gand si trovano divise tra Urbino e Parigi. Quando Napoleone lasciò l’Italia portò con sé 14 delle 28 immagini che attualmente sono custodite al Museo del Louvre.
Palazzo Ducale di Urbino, al centro “La Muta” di Raffaello (olio su tela, 1507=
Oggi il Palazzo Ducale di Urbino è sede della Galleria nazionale delle Marche, una serie di stanze che contengono quadri ed opere d’arte di pittori famosi come Tiziano, Paolo Uccello, Orazio Gentileschi, Luca Signorelli. Qui poi si trovano la celebre Città Ideale, la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca e La Muta di Raffaello, opere da vedere e da contemplare in silenzio.
LA CASA NATALE DI RAFFAELLO E LA FORTEZZA ALBORNOZ
Urbino è una città molto vivibile e passeggiare tra i vicoli stretti e gli impetuosi saliscendi è davvero un salto indietro nel tempo. Fermarsi davanti al duomo, scoprire piano piano i palazzi civici e le chiese disseminate nel centro storico, visitare gli oratori come quello di San Giovanni Battista e trovarsi di fronte al prestigioso Ateneo Carlo Bo perdersi tra le vie ripide dei rioni storici è un’esperienza unica.
Nella città è conservata ancora la casa natale di Raffaello, abituato a dipingere sin da bambino. Il padre, Giovanni Santi, infatti era un pittore molto affermato ed apprezzato in città e così il piccolo Raffaello aveva iniziato a sviluppare già in tenera età le sue doti pittoriche. In casa è ancora visibile un affresco di una Madonna con Bambino realizzato da un giovane Raffaello.
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Non può mancare poi una visita alla Fortezza Albornoz da cui è possibile osservare e fotografare Urbino in tutta la sua bellezza. Questo è sicuramente il punto più panoramico della città, un parco sopraelevato che è un’autentica terrazza affacciato sul centro abitato. La fatica di salire fin lassù sarà sicuramente ripagata. Da qui, infatti, potrete vedere Urbino, il suo Palazzo Ducale e la sua caratteristica cinta muraria.
DOVE MANGIARE A URBINO
Ad Urbino sono tanti i locali in cui sedersi e gustare qualche pietanza. Tra questi possiamo annoverare sicuramente il ristorante Amici Miei, un posto tranquillo ed accogliente in cui degustare saporitissimi e gustosissimi piatti della tradizione con proposte davvero originali. Se invece state cercando un ristorante all’interno delle mura potete mangiare all’Antica Osteria da la Stella o da Il Cortegiano che offrono una varietà di pietanze di ottimo livello. Prenotate prima di andare!
DOVE DORMIRE A URBINO
Se state cercando un posto tranquillo e familiare in cui dormire che sia un po’ distante dal centro potete prenotare una camera nel B&B Casa Dolce Casa da cui si gode di una meravigliosa vista su tutta la città di Gubbio. La cortesia e la disponibilità dei proprietari faranno il resto. Se invece volete alloggiare in centro storico potete prenotare l’appartamento Via Barocci 34, a 60 metri dal Duomo, oppure affittare una camera al B&B Albornoz dove vi attende una struttura arredato con stile ed un’abbondante colazione.
Per saperne di più:
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