Il quartiere Celio di Roma nasconde una meravigliosa basilica dedicata a quattro martiri cristiani, uccisi dall’imperatore romano Diocleziano per non essersi piegati al suo volere, quello di scolpire degli idoli pagani. La basilica dei Santi Quattro Coronati, sconosciuta ai flussi turistici e meta romana dei viaggiatori curiosi, racchiude nel suo perimetro un gioiello medievale.
BASILICA DEI SANTI QUATTRO CORONATI, L’ORATORIO DI S. SILVESTRO
Particolare del ciclo pittorico nell’Oratorio della Basilica dei Santi Quattro Coronati
Dal portico del primo cortile è possibile accedere ad una pertinenza della basilica dei Santi Quattro Coronati: l’oratorio di San Silvestro che conserva gli affreschi della conversione al cristianesimo dell’imperatore Costantino. Edificato nel 1246, l’oratorio di San Silvestro venne abbellito due anni dopo, con un ciclo pittorico che bene si adattava allo scopo storico e propagandistico con cui era stato progettato: quello di riconoscere al Papato la supremazia sull’Impero attraverso la narrazione visiva di un fatto storico. L’evento che doveva certificare ed individuare tale primato era un fatto accaduto nel IV secolo d.C., noto come la donazione di Costantino. Di cosa si tratta esattamente e perché venne riutilizzato per l’abbellimento dell’oratorio di San Silvestro nella basilica dei Santi Quattro Coronati?
LA DONAZIONE DI COSTANTINO
Il complesso dei Santi Quattro Coronati
Il Constitutum Constantini, ovvero la donazione di Costantino, è un documento redatto in greco ed in latino datato 315 d.C., secondo il quale l’imperatore Costantino riconosceva a papa Silvestro il primato della sede di Roma sugli altri patriarcati ed attribuiva al papato una supremazia sul potere temporale. Suddiviso in due parti, il documento racchiude la ‘confessio’ e la vera e propria ‘donatio’ dell’imperatore. Nella prima Costantino narra la sua miracolosa guarigione dalla lebbra ad opera di papa Silvestro, nella seconda riconosce alla Chiesa la sovranità su Roma, l’Italia e le province occidentali dell’Impero.
Il chiostro della Basilica dei SS. Quattro Coronati
Soltanto nel 1440 il filologo Lorenzo Valla, studiando attentamente il documento, ne svelò gli anacronismi e le contraddizioni, chiarendo che si trattava di un testo apocrifo redatto all’interno della Curia romana nel corso dell’VIII secolo, al fine di avvalorare le rivendicazioni territoriali della Chiesa durante il Medioevo, quando la lotta tra papa ed imperatore cominciava a segnare il corso degli eventi. Nel 1248, quindi, quel documento della donazione di Costantino ritenuto ancora autentico, venne riutilizzato per suggellare ancora una volta, se ce ne fosse ancora bisogno, la supremazia della Chiesa di Roma sull’Impero. Papa Innocenzo IV, infatti, si trovava in contrasto aperto con l’imperatore svevo Federico II, che aveva scomunicato nel corso del Concilio di Lione tenutosi nel 1245.
COSTANTINO E PAPA SILVESTRO, IL CICLO PITTORICO
Particolare del ciclo pittorico nell’Oratorio di San Silvestro
L’oratorio di San Silvestro venne così abbellito da un ciclo pittorico che ancora oggi è possibile ammirare, lasciando un’offerta alle Monache Agostiniane che dimorano nel complesso dei Santi Quattro Coronati. Undici scene furono dipinte sulle pareti per rappresentare la storia leggendaria dell’imperatore Costantino e di papa Silvestro. Partendo dall’entrata, le scene proseguono lungo la parete destra e successivamente sulla sinistra. A Costantino, colpito dalla lebbra, appaiono in sogno i Santi Pietro e Paolo che lo invitano a rivolgersi al papa. I messi imperiali si recano presso il Monte Soratte, dove si trova papa Silvestro, per invitarlo a corte dell’imperatore.
Segue il battesimo di Costantino e la scena principale del ciclo pittorico: il papa seduto sul trono riceve da Costantino, oramai definitivamente guarito dalla lebbra, la tiara, il copricapo papale denominato anche triregno. Il gesto di ubbidienza ed umiltà da parte di un imperatore senza corona suggella il riconoscimento del potere temporale alla Chiesa romana. A seguire si possono osservare le scene di papa Silvestro che resuscita un toro ed uccide un dragone nonché il ritrovamento della Vera Croce da parte di Elena, la madre dell’imperatore Costantino.
COME ARRIVARE
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