Le Marche custodiscono tanti tesori e tante bellezze naturali, luoghi apprezzati ed amati dai viaggiatori che giungono in questa regione dell’Italia centrale. Il suo territorio è variegato e spazia da meravigliose località marittime a paesi montani, passando per borghi arroccati e colline ondulate. In provincia di Macerata, ai piedi dei monti Sibillini, sorge a più di 500 metri d’altitudine un borgo medievale davvero caratteristico: Sarnano.
Per la sua bellezza e per il suo stato di conservazione, il paese è entrato a far parte dei Borghi più Belli d’Italia. La sua storia, il buon cibo, la qualità della vita e la cultura che si respira sono le sue carte vincenti. Sarnano è anche una delle tappe del Cammino Francescano della Marca, un itinerario che collega Assisi ad Ascoli Piceno.
SARNANO: COSA VEDERE
La conformazione di Sarnano è davvero particolare e racconta tanto della sua storia passata. Il paese è organizzato in cerchi concentrici, frutto dell’incastellamento iniziato nell’Alto Medioevo. Dalla Piazza Alta i muri e le case si snodano intorno a questo nucleo centrale, andando a formare l’ossatura del paese. A vederlo dall’alto il colpo d’occhio su Sarnano è assicurato. I tetti seguono l’andamento delle case che si attorcigliano e si raggomitolano intorno alla piazza principale, quella più antica e più rappresentativa di questo borgo marchigiano.
Sarnano. In basso a destra vista sui monti Sibillini (foto di Paola Petrocchi)
Il primo nucleo di Sarnano era compreso all’interno della Porta Brunforte, nome che ricorda la famiglia feudataria del borgo. Tanti sono i luoghi d’interesse che destano la curiosità di quanti visitano la parte alta del paese. Si va dalla chiesa di Santa Maria agli edifici storici come il Palazzo dei Priori, l’ex Palazzo del Popolo e il Palazzo del Podestà. Con l’aumento della popolazione nel borgo fu necessario edificare nuove case nella parte più bassa, allargando le mura ed ampliando gli spazi abitativi.
LA PARTICOLARE CONFORMAZIONE DELLA CINTA MURARIA
Era l’inizio del Trecento e il piccolo e raccolto castrum venne ampliato, rendendo necessaria la costruzione di una seconda cinta muraria che comportò l’apertura di nuove porte di accesso al borgo. Le case, tutte similari e di colore ocra, vennero edificate con la stessa altezza e ancora oggi sono caratterizzate da un’architettura semplice e lineare. Ma anche questa seconda cinta non fu sufficiente a contenere una popolazione che con il tempo si era moltiplicata. Per questo motivo vennero costruite una terza ed una quarta cinta muraria.
Cosa vedere nelle Marche? Scopri la guida
Muoversi all’interno delle mura di Sarnano significa scoprire le vie e gli angoli del borgo. Passeggiare nel cuore del paese è un’esperienza molto gradita ed apprezzata dai visitatori. Ci si immerge totalmente nell’atmosfera medievale di questo centro e si respirano gli antichi odori che si mescolano con gli aromi della cucina marchigiana. Il profumo dei piatti tipici del luogo e quello delle piante e dei fiori che adornano finestre e cortili accompagnano i turisti nei vicoli del paese.
Il borgo di Sarnano (foto di Rodolfo TiberI)
LE CASCATELLE
Ma Sarnano non è soltanto un borgo da visitare. È anche un territorio da vivere. Per chi volesse stare a contatto con la natura e camminare un po’ consigliamo due itinerari davvero interessanti. Il primo è quello della Via delle Cascate Perdute, un itinerario ad anello di circa 6 chilometri che conduce in un bosco incantato tra cascate e antichi mulini. Il secondo è una rilassante passeggiata di circa 20-30 minuti che consente di scoprire la spiritualità dell’Eremo di Soffiano, luogo di ritiro e preghiera abitato dai Francescani e forse visitato anche dallo stesso San Francesco.
Cascatelle di Sarnano
In primavera poi, nel periodo cha va metà maggio ad inizio giugno, non potete perdere la fioritura delle orchidee ai Piani di Ragnolo, un altopiano ricoperto di prati e di pascoli che si trova a 1380 metri d’altitudine. In questo luogo straordinario che è un terrazzo sui monti Sibillini, crescono e fioriscono 37 specie di orchidee selvagge, tutte da vedere e da fotografare. Belli i colori accesi che rallegrano l’altopiano e che si mescolano con gli altri fiori. Ricordatevi che le orchidee sono una specie protetta e non devono essere raccolte.
DOVE DORMIRE A SARNANO
Per scoprire la bellezza di Sarnano e dei monti Sibillini è consigliato soggiornare qualche giorno in questo borgo. Se state cercando una struttura in cui dormire vi offriamo dei suggerimenti su dove dormire a Sarnano. Nel centro storico del borgo si trova il B&B La Casa di Giulia, una bella location per coloro che vogliono essere ospitati in un’antica struttura. Vi troverete infatti a dormire all’interno di un vecchio convento risalente al Trecento. Le tre camere matrimoniali, tutte con bagno privato, sono arredate con gusto e semplicità. La colazione è a base di prodotti locali preparati in casa.
Per coloro che stanno cercando degli appartamenti, vi è la possibilità di dormire all’interno delle 14 case vacanza comprese nelle due strutture del Residence Il Glicine. Gli appartamenti, immersi nel verde, con parcheggi, giardini e barbecue, distano qualche centinaio di metri dal centro del paese di Sarnano. Ogni unità abitativa è dotata di ingresso indipendente.
Fuori dal borgo, invece, potete soggiornare nella Country House Antica Dimora che mette a disposizione appartamenti ristrutturati, dotati di ogni comfort, in grado di ospitare da 2 a 8 persone. Gli ospiti, immersi in un contesto naturale, potranno tuffarsi nella piscina ed utilizzare il barbecue. Per gli amanti della vacanza wild c’è la possibilità di soggiornare nel nuovissimo campeggio attrezzato con piazzole per tende.
Sempre in campagna, su una collina con splendida vista sul borgo medioevale, è possibile soggiornare presso gli appartamenti dell’Agriturismo Serpanera, nato dalla ristrutturazione di alcuni cascinali del Seicento. La presenza dei frutteti biologici, del bosco, della piscina e del maneggio contribuiscono a rendere estremamente rilassante il soggiorno
Per approfondire:
Leggi anche: Fabriano, alla scoperta della città della carta