La storia della Via Francigena è affascinante come i luoghi che attraversa. Siamo tutti stranieri, siamo tutti pellegrini. Basta varcare il confine del nostro spazio costruito, quello sociale, familiare e personale, che ci si ritrova perduti in terre inesplorate. Un senso di smarrimento che prova solo chi si spinge oltre la protezione delle proprie certezze, un luogo di sospensione identitaria, uno spazio altro da noi che spaventa e svuota il campo delle certezze, rendendo necessario un riempimento attraverso le esperienze di viaggio ed una riflessione su un nuovo senso di sé, su una nuova autorappresentazione.
LA VIA FRANCIGENA E LA FILOSOFIA DEL CAMMINARE LENTO
Quella del viaggio è un’esperienza intima e mistica che ha provato maggiormente l’uomo medievale, proiettato sin da subito in luoghi soggetti a pericoli e difficoltà. Con i pochi mezzi a disposizione ed i rischi legati alle strade tortuose, insicure e quasi del tutto prive di punti in cui rifocillarsi, l’uomo del Medioevo è consapevole del significato del camminare. La storia della Via Francigena è emblematica di quest’esperienza.
La Via Francigena è stata il punto d’incontro delle tre peregrinationes maiores, l’unione di strade che collegavano il continente europeo e lo connettevano con la Terrasanta. Attraverso di essa si è veicolata la nostra cultura, si sono conosciuti territori e linguaggi diversi, si sono legati popoli. Santiago di Compostela, Roma, Gerusalemme: queste erano le città principali interessate dal fenomeno del pellegrinaggio devozionale. E la Via Francigena è diventata la strada comune ai tre percorsi cattolici.
ll segnale della Via Francigena
La strada nasce tuttavia con un intento diverso; si tratta di una necessità strategica per i Longobardi che, installatisi in Italia nel corso del VI secolo, avevano bisogno di collegare la loro città principale, Pavia, con i ducati meridionali di Spoleto e Benevento, circondati dai territori bizantini. Il passo del Monte Bardone, l’attuale Passo Cisa nell’Appennino tosco-emiliano, segna il passaggio, il collegamento tra le terre longobarde settentrionali e quelle meridionali.
La denominazione di Via Francigena inizia con la fine della dominazione longobarda e l’inizio di quella franca. La strada “originata dalla Francia” era utile per i collegamenti tra i territori transalpini e Roma. E proprio a partire dal X secolo iniziano quei pellegrinaggi provenienti da Francia ed Inghilterra che portavano i fedeli sulla tomba di Pietro. Il percorso ricalcava quello seguito dai mercanti che si muovevano lungo il continente e che si incontravano alle fiere che si tenevano nella contea di Champagne.
Testimonianza delle tappe del cammino si ha nel resoconto del viaggio di ritorno dell’arcivescovo di Canterbury, Sigerico, recatosi a Roma nel 990 per ricevere il pallio dal papa. Sul suo diario annota le città ed i punti di ristoro che dal cuore della cristianità lo condurranno verso casa. Milleottocento chilometri di tragitto suddiviso in settantanove tratti; un percorso che si snoda attraverso Italia, Svizzera, Francia ed Inghilterra.
Scopri le tappe della Via Francigena del Lazio
La via Francigena, unitamente alle sue varianti, è diventata un luogo di interscambio di culture, costumi, merci e ha rappresentato un luogo di passaggio ma anche di formazione dell’identità europea. Oggi, dopo la riscoperta e la valorizzazione del Cammino di Santiago, si sta puntando l’attenzione sullo sviluppo ed il potenziamento dell’antico tracciato. La filosofia del camminare lento, resa necessaria all’uomo contemporaneo che vuole evitare il viaggio comodo di lungo termine, stimola la riappropriazione dell’antica via.
Volendo progettare il viaggio in solitaria o in compagnia, con un’associazione o in autonomia si possono consultare libri, siti, opuscoli che forniscono utili indicazioni circa le tappe, le distanze, gli ostelli. Il pellegrino moderno può beneficiare di una documentazione indispensabile per affrontare il viaggio con una buona organizzazione alle spalle.
Per maggiori informazioni sul percorso e sulla storia della Via Francigena: http://www.viefrancigene.org/it
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