Niente alta velocità ma viaggio lento su carrozze d’epoca. È uno dei treni storici d’Italia quello che collega l’Abruzzo ed il Molise e percorre più di 100 chilometri immerso nelle faggete e nella natura selvaggia dell’Appennino centrale. I borghi, le antiche tradizioni, la magica Maiella sono la ricetta di questo viaggio alla scoperta di terre da preservare e difendere. La chiamano la Transiberiana d’Italia, appellativo assegnatole nel 1980 dal giornalista Luciano Zeppegno. Fu proprio lui, infatti, paragonare questa tratta appenninica alla più nota ferrovia russa che collega ancora Mosca a Vladivostok. La caratteristica che accomuna queste due strade ferrate è proprio la presenza di neve abbondante e di una vegetazione in costante mutamento: si passa dalle piante latifoglie alle aghiformi fino ad arrivare al territorio brullo di alcuni altopiani.
TRANSIBERIANA D’ITALIA: IL TRENO STORICO TRA ABRUZZO E MOLISE
La ferrovia della Transiberiana d’Italia parte da Sulmona ed arriva fino ad Isernia, passando attraverso i borghi di Campo di Giove, Rivisondoli, Pescocostanzo, Roccaraso, Castel di Sangro, Pescolanciano. Il viaggio esperenziale a bordo del convoglio mosso da un motore diesel è davvero suggestivo. All’interno di carrozze realizzate tra il 1920 ed il 1930 sarete avvolti dalla bellezza della Maiella e dell’Appennino abruzzese-molisano ma non solo. I paesi, i boschi, le atmosfere, il contesto naturale vi faranno rivivere i tempi in cui questa ferrovia venne inaugurata.
Era il 1892 quando venne aperto il primo tratto fino a Cansano; passarono altri 5 anni e la strada ferrata venne terminata, raggiungendo finalmente Isernia.
Con la Seconda Guerra Mondiale la ferrovia subì parecchi danni e fu ripristinata in alcune tratte, finendo definitivamente il suo servizio nel 2011. Oggi è possibile acquistare un biglietto per rivivere le stesse emozioni di quasi un secolo fa, assaporando la lentezza del viaggio ed imbevendosi delle immagini che vedrete scorrere dai finestrini di queste carrozze storiche.
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La Transiberiana d’Italia arriva a toccare l’altitudine massima di 1268,82 metri alla stazione Rivisondoli-Pescocostanzo, la seconda più alta in Italia dopo il Brennero. Davvero un bel dislivello se si considera che il convoglio parte da Sulmona, borgo che sorge ad appena 348 metri di altezza. Nei suoi 128 chilometri ed attraverso le sue 58 gallerie e le sue 20 stazioni il convoglio storico passa tra montagne, gole ed ovviamente borghi. È considerata la più bella ferrovia d’Italia per la magnificenza dei territori che attraversa, per l’interesse naturalistico, per la sapienza delle antiche comunità che lo abitano e che ne valorizzano le tradizioni.
Scorcio di Sulmona, da cui parte la Transiberiana d’Italia
Montagne, altopiani carsici ed i caratteristici borghi che arricchiscono il panorama sono gli elementi principi di questo viaggio antico che apre un mondo nuovo alla vista dei viaggiatori. La locomotiva verde e marrone delle Ferrovie dello Stato sferraglia lungo i binari e conduce ogni anno molti visitatori nelle terre abruzzesi e molisane, valorizzando questi territori che hanno puntato sul turismo lento.
La Fondazione FS Italiane insieme all’associazione Le Rotaie hanno riconvertito e rilanciato questo antico tratto di ferrovia, regalando scorci incredibili di queste due regioni italiane. Ora i viaggiatori possono fruire di questa strada ferrata, scoprendo le terre immerse in ben due parchi nazionali. Passaggi tortuosi, montagne maestose, altopiani estesi e paesi antichi si mescolano alle storie raccontate dalle guide presenti a bordo delle carrozze. La descrizione dell’antica ferrovia e della natura circostante sono un accompagnamento lungo questo rilassante vagabondaggio ferroviario.
Quando il treno storico comincia a salire verso la stazione di Palena la vista si apre sull’Altopiano delle Cinquemiglia, terreno carsico dove pascolavano gli animali durante la transumanza. Qui il terreno è privo di vegetazione e somiglia alla steppa siberiana. Il fenomeno dell’inversione termica in inverno fa scendere le temperature anche sotto i 30 gradi. Ma il cuore della Transiberiana d’Italia è senza dubbio la stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo, la seconda più alta del paese con i suoi 1268 metri e meta preferita di sciatori e camminatori. Poco lontano da qui sorge poi il meraviglioso borgo di Pescocostanzo, abbellito dalle sue chiese barocche e dai suoi palazzi nobiliari rinascimentali.
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TRANSIBERIANA ITALIANA: STAZIONI, BIGLIETTI, PERCORSO
La Transiberiana Italiana è attiva tutti i fine-settimana con partenza da Sulmona ed arrivo ad Isernia ma sono previsti viaggi più brevi che terminano a Roccaraso o a Castel di Sangro. È possibile acquistare i biglietti online per essere sicuri di trovare posto sul treno storico e passare una bella giornata immersi nel biancore della neve oppure, perché no, anche nella stagione più calda. I prezzi dei biglietti variano da tratta a tratta e sono previsti sconti per i bambini. In determinati periodi dell’anno sono in vendita anche biglietti collegati ad eventi speciali come la scoperta del mondo degli orsi e dei camosci nel mese di settembre oppure la visita ai mercatini di Natale. Per maggiori info: latransiberianaditalia.com
Lungo i 128,73 chilometri della ferrovia si trovano 20 stazioni:
- Sulmona
- Sulmona-Introdacqua
- Vallelarga
- Pettorano sul Gizio
- Cansano
- Campo di Giove
- Campo di Giove Majella
- Palena
- Rivisondoli-Pescocostanzo
- Roccaraso
- Alfedena-Scontrone
- Castel di Sangro
- San Pietro Avellana-Capracotta
- Villa San Michele
- Vastogirardi
- Carovilli-Roccasicura
- Pescolanciano-Chiauci
- Sessano del Molise
- Carpinone
- Isernia
Per saperne di più:
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