Il tratto della Via Francigena che corre lungo la Toscana, tra il Passo della Cisa e Radicofani, costituisce un dolce avvicinamento al soglio di San Pietro attraverso un susseguirsi di paesaggi che cambiano ogni volta. Lungo le tappe della Via Francigena toscana si passano montagne, colline, strade bianche ma anche città dal grande valore artistico, storico e devozionale. Tre sono i grandi centri urbani attraversati da questo antico tracciato, abitati di primissimo piano che oggi come un tempo richiamano l’attenzione e l’amore dei pellegrini. E così la signorile Massa, la fiera Lucca e l’armoniosa Siena attraggono la mente e gli occhi del camminatore incuriosito dalle chiese e dai palazzi nobili delle tre città toscane. In mezzo ci corrono campi di grano, ondulate colline e antichi borghi dal carattere deciso e sicuro.
IL PERCORSO DELLA VIA FRANCIGENA TOSCANA
Lungo la via Francigena Toscana si incontra la calma di Pontremoli, le alte torri di San Gimignano che grattano ed incorniciano il cielo toscano, il piccolo scrigno medievale custodito dalle mura di Monteriggioni. Sedici tappe di immersione pura tra paesaggi da sogno e tra visioni straordinarie di pievi, vigneti, campi coltivati.
Monteriggioni, Siena
La Via Francigena è la strada dello spirito, un cammino lento lungo antichi paesaggi rimasti talvolta immutati, cristallizzati nel tempo e bloccati a quei secoli in cui gli sterrati e le mulattiere attraversavano tratti più o meno impervi, spesso infestati da bestie feroci e da temibili briganti. Oggi gli animali ed i malviventi che rapinavano i pellegrini non ci sono più ed il viandante moderno dovrà affrontare soltanto, se così si può dire, le asperità del terreno, i cambi di passo e le mutevoli condizioni meteorologiche. Uno zaino essenziale che contenga i vestiti di ricambio, cibo, acqua e una protezione per il freddo, il vento e la pioggia sarà il compagno di viaggio di questo cammino di esperienza. Oggi come un tempo la fatica, la stanchezza e l’impegno fisico percorreranno con i viaggiatori la strada che porta a Roma.
La Via Francigena entra in Toscana dal Passo della Cisa, il valico appenninico posto a 1041 metri di altitudine che divide, o forse sarebbe meglio dire unisce, l’Emilia (e la provincia di Parma) alla terra toscana. Terra di dispute, snodo di controllo tra l’Appennino ed il mare ligure, naturale confine tra stati diversi e tra Longobardi e Bizantini, nel Medioevo il Passo della Cisa prendeva il nome di monte Bardone ed era il crocevia dei pellegrini che scendevano dalla Francia, dalla Germania e dal nord Italia. Per accogliere e rifocillare questa marea di persone che arrivava da tutte le parti venne costruito l’ospizio di Santa Maria, un luogo in cui poter accudire, curare e dare da mangiare a quanti avevano percorso già molti chilometri ma che ancora avevano davanti a sé molte giornate di cammino.
Dal Passo della Cisa il percorso si alleggerisce e scende velocemente verso l’inconfondibile Pontremoli, uno dei borghi più conosciuti della Lunigiana. Siamo entrati nella provincia di Massa Carrara ed in questo paese, il più a nord della terra toscana, termina un altro cammino: la Via degli Abati che giunge fin qui da Pavia.
Il borgo con il suo trecentesco Campanone ed i suoi ponti che attraversano il fiume Magra ospita uno dei simboli dei pellegrini medievali: il labirinto della chiesa di San Pietro. Si tratta di un’allegoria che ricorda tutte le difficoltà del cammino, un simbolo dei pericoli che i camminatori dovevano affrontare e superare per giungere alla salvezza. La lastra raffigura un labirinto circolare con molti accessi chiusi e senza uscita perché solo una poteva essere la strada giusta.
D’altronde i pellegrini conoscevano bene i rischi e le minacce a cui andavano incontro tanto che molti di essi prima di affrontare la Via Francigena preparavano il testamento. Alcuni morivano di freddo sulle montagne, altri venivano uccisi dai briganti, altri ancora venivano colti dalle malattie.
Lucca
Il pensiero e l’idea della perdizione, della morte e del pericolo dovevano essere il pane quotidiano di questi pellegrini. Ce lo dimostra il fatto che gli stessi cerchi concentrici che raffigurano un labirinto si trovano anche nella cattedrale di Lucca, il centro urbano in cui molti pellegrini si raccoglievano. L’affluenza in questa città dell’alta Toscana era davvero alta ma per arrivare a Lucca il pellegrino doveva avere già affrontato il cammino che si stende lungo i colli della Lunigiana.
Oggi si incontrano placidi borghi, arroccati castelli, antiche pievi e non manca uno scorcio sul panorama marino di Sarzana. Si arriva così in Liguria, in terra spezzina, in una località marittima che era un’importante stazione di posta nel Medioevo. Il giorno dopo si riparte e si arriva attraverso scorci sulle Alpi Apuane, a Massa con le sue eleganti piazze, a Pietrasanta con il Duomo ed il Battistero e poi a Lucca, la città dalle 100 chiese.
Da qui si riparte e si attraversa il territorio di Altopascio, un tempo ricoperta da una fitta selva e da paludi che certo non aiutavano l’umore dei viandanti. Proprio per questo motivo sorgeva l’ospedale dei Cavalieri del Tau, un rifugio per il corpo e per lo spirito dei pellegrini che giungevano stanchi e molto spesso demotivati per le prove a cui erano stati sottoposti e che ancora dovevano affrontare.
Dopo, infatti, occorreva attraversare l’Arno nei pressi di Fucecchio per giungere in prossimità del ricco borgo di San Miniato. Dal feudo di Federico II la Via Francigena toscana si snoda attraverso la Val d’Elsa con le caratteristiche colline che ancora la abbelliscono e che conducono il camminatore nel paese turrito di San Gimignano, uno dei più amati della Toscana. L’arrivo nel borgo lungo la via che sale regala un momento magico al viandante. Le torri si stagliano all’orizzonte in mezzo ad alberi, campi coltivati e vitigni. Si entra così nel cuore del borgo con la sua piazza principale a rappresentare le due anime di questo centro abitato: la parte religiosa con il Duomo e quella civica con il Palazzo del Popolo.
San Gimignano
Gli occhi non si abituano al bello e così lungo la via avranno l’opportunità ed il privilegio di guardare e conoscere anche la cinta muraria e le alte torri di Monteriggioni, splendido e minuscolo borgo costruito dai Senesi in funzione difensiva. Da qui il passo è breve per raggiungere attraverso Porta Camollia la splendida Siena, città straordinaria e di una bellezza senza fine. Qui i pellegrini potevano ottenere cure nell’ospedale di Santa Maria della Scala (oggi un museo che vale la pena visitare), proprio accanto al maestoso Duomo di Siena con la sua imperdibile Libreria Piccolomini.
Siena, Libreria Piccolomini
Dopo avere visto lo splendore dei monumenti e delle piazze della Città del Palio, la Via Francigena prosegue lungo l’affascinante Val d’Orcia e lungo le Crete Senesi fino a raggiungere San Quirico d’Orcia, Bagno Vignoni e Radicofani, ultima tappa toscana prima di entrare nel Lazio.
I 380 chilometri percorsi dai pellegrini in terra toscana costituiscono sicuramente una meravigliosa esperienza, un viaggio indimenticabile attraverso un territorio straordinario.
TAPPE DELLA VIA FRANCIGENA TOSCANA | KM |
1. Passo della Cisa – Pontremoli | 19,5 Km |
2. Pontremoli – Aulla | 32,12 Km |
3. Aulla – Sarzana | 17,5 Km |
4. Sarzana – Massa | 28,5 Km |
5. Massa – Camaiore | 26 Km |
6. Camaiore – Lucca | 24,9 Km |
7. Lucca – Altopascio | 18,5 Km |
8. Altopascio – San Miniato | 29 Km |
9. San Miniato – Gambassi Terme | 24 Km |
10. Gambassi Terme – San Gimignano | 13,5 Km |
11. San Gimignano – Monteriggioni | 30,9 Km |
12. Monteriggioni – Siena | 20,6 Km |
13. Siena – Ponte d’Arbia | 25,7 Km |
14. Ponte d’Arbia – San Quirico d’Orcia | 26,2 Km |
15. San Quirico d’Orcia – Radicofani | 32,6 Km |
16. Radicofani – Acquapendente | 23,9 Km |
1° TAPPA: PASSO DELLA CISA-PONTREMOLI
Partenza: Passo della Cisa
Arrivo: Pontremoli, piazza della Repubblica
Lunghezza della tappa: 19.5 km (5 ore)
Dislivello totale: 527 m↑- 1327 m↓
Difficoltà: molto impegnativa
2° TAPPA: PONTREMOLI-AULLA
Partenza: Pontremoli, Piazza della Repubblica
Arrivo: Aulla, Abbazia di San Caprasio
Lunghezza della tappa: 32.12 km (7 ore e 20 minuti)
Dislivello totale: 386 m↑ – 565 m↓
Difficoltà: impegnativa
3° TAPPA: AULLA-SARZANA
Partenza: Aulla, Abbazia di San Caprasio
Arrivo: Sarzana, chiesa di Santa Maria Assunta
Lunghezza della tappa: 17.5 km (5 ore)
Dislivello totale: 608 m↑ – 646 m↓
Difficoltà: media
4° TAPPA: SARZANA-MASSA
Partenza: Sarzana, chiesa di Santa Maria Assunta
Arrivo: Massa, Duomo
Lunghezza della tappa: 28.5 km (7 ore)
Dislivello totale: 586 m↑ – 544 m↓
Difficoltà: impegnativa
5° TAPPA: MASSA-CAMAIORE
Partenza: Massa, Duomo
Arrivo: Camaiore, Piazza Diaz
Lunghezza della tappa: 26 km (6 ore)
Dislivello totale: 410 m↑ – 412 m↓
Difficoltà: media
6° SESTA TAPPA: CAMAIORE-LUCCA
Partenza: Camaiore, Piazza Diaz
Arrivo: Lucca, Piazza San Michele
Lunghezza della tappa: 24.9 km (6 ore)
Dislivello totale: 238 m↑ – 286 m↓
Difficoltà: media
7° TAPPA: LUCCA-ALTOPASCIO
Partenza: Lucca, Piazza San Michele
Arrivo: Altopascio, Piazza Giuseppe Garibaldi
Lunghezza del percorso: 18.5 km (4 ore)
Dislivello totale: 52 m↑- 62 m↓
Difficoltà: facile
8° TAPPA: ALTOPASCIO-SAN MINIATO
Partenza: Altopascio, Piazza Giuseppe Garibaldi
Arrivo: San Miniato, Piazza della Repubblica
Lunghezza del percorso: 29 km (6 ore)
Dislivello totale: 373 m↑- 238 m↓
Difficoltà: facile
9° TAPPA: SAN MINIATO-GAMBASSI TERME
Partenza: San Miniato, Piazza della Repubblica
Arrivo: Gambassi Terme, Via Volterrana Nord / Via Franchi (Chiesa di Cristo Re)
Lunghezza del percorso: 24 Km (6 0re)
Dislivello totale: 669 m↑ – 507 m↓
Difficoltà: impegnativa
10° TAPPA: GAMBASSI TERME-SAN GIMIGNANO
Partenza: Gambassi Terme, Via Volterrana Nord / Via Franchi (Chiesa di Cristo Re)
Arrivo: San Gimignano, Piazza Duomo
Lunghezza del percorso: 13,5 Km (3 ore)
Dislivello totale: 459 m↑ – 443 m↓
Difficoltà: facile
11° TAPPA: SAN GIMIGNANO-MONTERIGGIONI
Partenza: San Gimignano, Piazza Duomo
Arrivo: Monteriggioni, Piazza Roma (Chiesa di Santa Maria Assunta)
Lunghezza del percorso: 30,9 Km (7 ore e mezzo)
Dislivello totale: 607 m↑ – 674 m↓
Difficoltà: impegnativa
12° TAPPA: MONTERIGGIONI-SIENA
Partenza: Monteriggioni, Piazza Roma (Chiesa di Santa Maria Assunta)
Arrivo: Siena, Piazza del Campo
Lunghezza del percorso: 20,6 Km (4 ore e mezza)
Dislivello totale: 450 m↑ – 371 m↓
Difficoltà: media
13° TAPPA: SIENA-PONTE D’ARBIA
Partenza: Siena, Piazza del Campo
Arrivo: Ponte d’Arbia, S.S. Cassia
Lunghezza del percorso: 25,7 Km (6 ore e 20 minuti)
Dislivello totale: 251 m↑ – 443 m↓
Difficoltà: impegnativa
14° TAPPA: PONTE D’ARBIA-SAN QUIRICO D’ORCIA
Partenza: Ponte d’Arbia, S.S. Cassia
Arrivo: San Quirico d’Orcia, Via Dante Alighieri (Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta)
Lunghezza del percorso: 26,2 Km (6 ore)
Dislivello totale: 683 m↑ – 428 m↓
Difficoltà: impegnativa
15° TAPPA: SAN QUIRICO D’ORCIA-RADICOFANI
Partenza: San Quirico d’Orcia, Via Dante Alighieri (Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta)
Arrivo: Radicofani, Via Renato Magi (Chiesa di San Pietro)
Lunghezza del percorso: 32,6 Km (7 ore e 15 minuti)
Dislivello totale: 1053 m↑ – 657 m↓
Difficoltà: impegnativa
16° TAPPA: RADICOFANI-ACQUAPENDENTE
Partenza: Radicofani , Via Renato Magi (Chiesa di San Pietro)
Arrivo: Acquapendente, Piazza del Duomo (Cattedrale del Santo Sepolcro)
Lunghezza del percorso: 23,9 Km (3 ore e mezza)
Dislivello totale: 307 m↑ – 713 m↓
Difficoltà: impegnativa
La foto di copertina è di Luca Casartelli
Per saperne di più:
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